Polveri fini PM2,5, le medie annue 2020 e i dati del quinquennio precedente

Il PM2,5 (materiale particolato aerodisperso di dimensione inferiore a 2,5 μm), costituisce da sempre una delle componenti dell’inquinamento atmosferico sui cui si concentra l’attenzione, in quanto vari studi epidemiologici sugli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico da particelle, hanno evidenziato associazioni tra le concentrazioni in massa del PM2,5 e un incremento sia di mortalità che di ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie nella popolazione generale, anche tenendo conto che minore è la dimensione delle particelle e più facilmente riescono a penetrare nel nostro sistema respiratorio. (vedi il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente sulal qualità dell’aria)

In questo articolo, invece, presentiamo in anteprima i dati 2020 relativi alla media annua e i dati retrospettivi 2015-2019 per questo stesso indicatore, che dà indicazioni dell’esposizione a lungo termine. La normativa nazionale ed europea stabilisce un limite da non superare di 25 µg/m3, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare una media annua di 10 µg/m3.

Il rapporto sulla qualità dell’aria 2019 del SNPA, recentemente presentato, ha evidenziato come, per quanto riguarda il materiale particolato, si sia registrata una riduzione nel corso degli anni, anche se inferiore a quella verificatasi per altri inquinanti, quali ossidi di zolfo, ossidi di azoto e composti organici volatili. A rallentare i progressi nella riduzione complessiva delle emissioni di particolato sono le emissioni provenienti dal riscaldamento degli edifici, a causa della forte penetrazione nel mercato dell’uso di dispositivi alimentati a biomassa (legna o derivati, considerati fonti rinnovabili). Di seguito una sintesi del rapporto.

RNQA_sintesi_def

Nel 2020 il numero di stazioni di monitoraggio che hanno registrato un valore medio annuo superiore al limite di legge sono state un numero piuttosto contenuto, 5 (1,7%), su un totale di 296, anche se leggermente superiore a quello che si era avuto nel 2019, quando erano state solamente 4 su 290 stazioni complessive (1,4%); in ogni caso è confermato un quadro generale decisamente positivo riguardo al rispetto del limite di legge.

La situazione è più problematica se si confrontano i dati rilevati con il valore raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è assai sfidante, essendo la meno della metà del limite di legge. In questo caso le stazioni di monitoraggio che l’hanno superato nel 2020 sono state 230 (77,7%), in miglioramento però rispetto al 2019, quando era le stazioni di monitoraggio che avevano superato i 10 µg/m3 erano state 235 su 290 (81%).

Il rapporto sulla qualità dell’aria 2019 del SNPA anche a questo proposito, come per il PM10, ha evidenziato riguardo a questo indicatore, l’esistenza di una tendenza di fondo alla riduzione delle concentrazioni di PM2,5 in Italia.

In particolare va sottolineato il lento, ma continuo incremento del numero di stazioni di monitoraggio che registrano valori inferiori a quelli raccomandati dall’OMS, dalle 12 (5%) del 2015 alle 55 (23%) nel 2019 e 66 (22,3%) nel 2020.

MEDIA ANNUA PM2,5 – ANNO 2020

REGIONE>25<=25 >10<=10tot
ABRUZZO06410
BASILICATA0235
CALABRIA06713
CAMPANIA022628
EMILIA_ROMAGNA023124
FRIULI_VENEZIA_GIULIA0606
LAZIO016925
LIGURIA010717
LOMBARDIA326231
MARCHE08412
MOLISE0123
PA_BOLZANO0202
PA_TRENTO0303
PIEMONTE020222
PUGLIA022224
SARDEGNA01910
SICILIA0222
TOSCANA013215
UMBRIA018321
VALLE_AOSTA0314
VENETO215017
ITALIA522566296
Sono compresi i dati relativi alle stazioni con almeno il 90% di dati validi al netto delle perdite  dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria (in accordo ai criteri di qualità definiti nella normativa vigente, D.Lgs.155/2010). I dati 2020 potranno subire alcune variazioni in seguito alla loro validazione annuale ancora da effettuare

PM25_2019-2020-1

Numero di stazioni di monitoraggio che hanno registrato una
MEDIA ANNUA per il PM2,5 maggiore di 25 μg/m3 (limite di legge)

REGIONE20152016201720182019
ABRUZZO00000
BASILICATA00000
CALABRIA00000
CAMPANIA00000
EMILIA_ROMAGNA10200
FRIULI_VENEZIA_GIULIA00000
LAZIO21000
LIGURIA00000
LOMBARDIA1861822
MARCHE00000
MOLISE00000
PA_BOLZANO00000
PA_TRENTO00000
PIEMONTE72900
PUGLIA00000
SARDEGNA00000
SICILIA00000
TOSCANA00000
UMBRIA02000
VALLE_AOSTA00000
VENETO92832
ITALIA37133754


Numero di stazioni di monitoraggio che hanno registrato una
MEDIA ANNUA per il PM10 maggiore di 10 mg/m3
(valore raccomandato dall’OMS)

REGIONE20152016201720182019
ABRUZZO44576
BASILICATA32243
CALABRIA98899
CAMPANIA722212019
EMILIA_ROMAGNA2423222323
FRIULI_VENEZIA_GIULIA66668
LAZIO1515151618
LIGURIA1212101411
LOMBARDIA2728292928
MARCHE85767
MOLISE00001
PA_BOLZANO22222
PA_TRENTO33333
PIEMONTE2122231817
PUGLIA2119212226
SARDEGNA66752
SICILIA10222
TOSCANA1313131413
UMBRIA2019161616
VALLE_AOSTA22221
VENETO1617201920
ITALIA220228234237235


Numero di stazioni di monitoraggio che hanno registrato una
MEDIA ANNUA per il PM10 minore o uguale a 10 mg/m3
(valore raccomandato dall’OMS)

REGIONE20152016201720182019
ABRUZZO01212
BASILICATA21312
CALABRIA14444
CAMPANIA05356
EMILIA_ROMAGNA01111
FRIULI_VENEZIA_GIULIA00000
LAZIO24546
LIGURIA01213
LOMBARDIA00102
MARCHE01214
MOLISE00002
PA_BOLZANO00000
PA_TRENTO00000
PIEMONTE01014
PUGLIA00101
SARDEGNA54448
SICILIA02122
TOSCANA01212
UMBRIA22625
VALLE_AOSTA00001
VENETO00000
ITALIA1228372855

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