Cascata la Thuile

Come stanno i nostri torrenti? La classificazione 2014-2019 delle acque superficiali della Valle d’Aosta

Con il 2019, i tecnici della Sezione Acque Superficiali di Arpa Valle D’Aosta hanno terminato il ciclo di monitoraggio valido per il II Piano di Gestione del Bacino del Fiume Po. Sono stati quindi resi disponibili i risultati di questa attività relativamente alla classificazione del sessennio 2014-2019.

Il monitoraggio delle acque superficiali costituisce una della attività principali delle ARPA ed è fondamentale come punto di partenza per l’individuazione e la pianificazione delle azioni da intraprendere, a livello regionale, per il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale.

L’articolo 1 della Direttiva europea 2000/60 afferma che

“l’acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale”

per cui il fine ultimo da perseguire è certamente la tutela della risorsa idrica sia dal punto di vista qualitativo, sia da quello quantitativo.

Per far questo, il monitoraggio delle acque della Valle d’Aosta, attivato secondo la normativa vigente e integrato nel Piano di Gestione del Bacino del Fiume Po, pone al centro dell’attenzione l’ecosistema fiume nella sua interezza. Viene valutato in ogni suo aspetto: a partire dalle comunità biologiche, sino agli elementi fisico-chimici e agli aspetti idromorfologici.

biologiche

Diverse fasi del monitoraggio biologico (dal campionamento alla determinazione degli organismi in campo e in laboratorio)

Nello specifico, i monitoraggi si sono svolti su 145 siti fluviali, valutando lo stato della comunità macrobentonica e diatomica e la presenza di sostanze chimiche a diversi livelli di pericolosità. Per la definizione dello stato morfologico sono stati valutati 46 corpi idrici corrispondenti a 93 tratti torrentizi.

chimiche

Monitoraggio chimico-fisico e microbiologico (fase in campo e fase laboratoristica)

L’insieme dei dati è stato sintetizzato nell’approfondimento proposto, che contiene la classificazione finale dei 168 corpi idrici individuati nella rete di monitoraggio regionale, accompagnata da un breve resoconto metodologico e da alcune considerazioni sui risultati ottenuti.

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