Arpa Umbria a PM2020 sulle emissioni da biomasse


Si è tenuto a Lecce, dal 14 al 16 ottobre, il “PM 2020”, IX Convegno Nazionale sul particolato atmosferico. Al Convegno, organizzato dalla Società Italiana di Aerosol, in collaborazione con l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR e l’Università del Salento, ha partecipato anche Arpa Umbria presentando lo studio “Effetti della combustione delle biomasse nell’inquinamento urbano”.

La presentazione del lavoro svolto dai tecnici di Arpa Umbria è avvenuto nel corso della sessione VII-b, che ha concentrato l’attenzione su aree industriali, portuali ed urbane, tenutasi nella mattinata del 16.

Mara Galletti del laboratorio Multisito di Arpa Umbria a Terni ha illustrato i risultati di uno studio realizzato dall’Agenzia che ha messo in evidenza l’incidenza della combustione di biomasse sulle emissioni in atmosfera.

L’indagine, che ha preso come riferimento i dati umbri, ha consentito di evidenziare come la componente proveniente dalla combustione di legna o pellet in camini tradizionali o stufe convenzionali influisca con una percentuale intorno al 70% sulla produzione di polveri sottili (PM10 e PM 2,5).

Significativi i dati che si sono potuti osservare in periodi particolari, correlati ad ordinanze che vietavano l’uso di caminetti e stufe convenzionali ed il periodo di lockdown.

I risultati di questo lavoro sono sintetizzati nella relazione allegata

“PM 2020” è stato un momento di confronto fra le diverse comunità scientifiche sui temi legati al particolato atmosferico, che spaziano dalla composizione chimica alle dinamiche di trasformazione e di trasporto in atmosfera, dal monitoraggio ai modelli di diffusione e di caratterizzazione delle sorgenti, dalla tossicità agli effetti sulla salute e, in generale, dalle strategie di intervento alla gestione delle problematiche in materia.

Per questo, oltre che al mondo della ricerca scientifica nel campo della conoscenza ambientale, l’appuntamento intende rivolgersi a tutti quei soggetti che in diversa misura sono chiamati ad operare in questo contesto, dal legislatore alle amministrazioni locali alle aziende dedicate allo sviluppo di tecnologie di controllo e abbattimento, fino al mondo dei media e dell’informazione.

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