Balneabilità in Campania, com’è andata a settembre

L’Arpa Campania ha completato i controlli sulle acque di balneazione programmati per il 2020. Quest’anno l’avvio della campagna di monitoraggio è stato posticipato a fine maggio causa emergenza Covid-19. In tutto sono stati prelevati 1955 campioni nelle 328 aree in cui è suddiviso il litorale campano, 402 i prelievi soltanto nel mese di settembre.

Rispetto ai mesi precedenti, a settembre le indagini microbiologiche sugli indicatori di contaminazione fecale (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali) hanno dato qualche esito sfavorevole in più. Con molta probabilità le cause inquinanti sono da ricercarsi in occasionali malfunzionamenti degli impianti che collettano gli scarichi a mare o in occasionali sversamenti non individuati. Non è possibile infatti ascrivere gli esiti sfavorevoli alle piogge, dato che il mese di settembre si è mantenuto in larga parte siccitoso. Negli anni scorsi, infatti, le piogge hanno talvolta messo in risalto le criticità infrastrutturali del sistema fognario e depurativo.

I superamenti dei limiti di legge hanno determinato l’adozione, da parte dei sindaci competenti, di divieti temporanei di balneazione, revocati successivamente in caso di prelievi suppletivi favorevoli.

Nel comune di Forio (isola di Ischia) si sono registrati, come risultato del prelievo dello scorso 1 settembre, superamenti dei limiti di legge nei tratti “Scogli degli innamorati” e “Chiaia”. I prelievi suppletivi hanno poi dato esiti favorevoli. Il Comune ha ipotizzato, come causa di inquinamento temporaneo, un malfunzionamento della condotta sottomarina posta al largo dell’area “Scogli degli innamorati”.

Nell’area “Punta Quattro venti” del comune di Ercolano, l’Agenzia ha riscontrato uno sforamento del limite di legge per il parametro Escherichia coli, in seguito al prelievo dello scorso 7 settembre. Successivamente, in seguito al prelievo effettuato lo scorso 30 settembre, i parametri microbiologici sono rientrati nei limiti, pertanto l’amministrazione comunale potrà revocare l’attuale divieto.

In provincia di Salerno, si è registrato nuovamente un valore fuori limite nell’area “Spineta Nuova” a Battipaglia, in esito al prelievo dello scorso 3 settembre. In quest’area si erano già verificati diversi superamenti lo scorso agosto. Si tratta di un’area “di nuova classificazione”, in quanto storicamente vietata alla balneazione, poi riaperta nel 2019 ai bagnanti in seguito alle azioni di risanamento dichiarate dal Comune, e nuovamente oggetto di divieti di balneazione in seguito agli sforamenti di agosto.

A Salerno i prelievi dello scorso 3 settembre hanno evidenziato un superamento del limite di legge nell’area “Spiaggia libera tra il Fuorni e il Picentino”, poi rientrato con il successivo prelievo del 7 settembre.

A Sapri è stato registrato un dato sfavorevole nell’area “Cammerelle” (prelievo del 2 settembre). Il prelievo suppletivo del 10 settembre ha poi dato esiti favorevoli. In quest’area i reflui urbani sono convogliati in un impianto di depurazione di tipo biologico a fanghi attivi, con recapito in condotta sottomarina, rispetto al quale il gestore del servizio idrico non ha segnalato anomalie di funzionamento. Del resto i canali che recapitano nell’area in questione sono stati secchi nel periodo considerato, per assenza di precipitazioni.

Oltre ai prelievi finalizzati al monitoraggio dei parametri microbiologici, Arpac ha eseguito prelievi emergenziali in seguito a segnalazioni di schiume in mare.

Nel comune di Sessa Aurunca (Caserta), in località Baia Azzurra, sono stati prelevati campioni a inizio settembre per la ricerca di tensioattivi, nutrienti e idrocarburi. Gli esiti non hanno evidenziato dati rilevanti.

Nei comuni di Cellole e Mondragone (Caserta), Arpac è intervenuta ripetutamente nelle ultime settimane su richiesta della Guardia Costiera e della Polizia municipale di Cellole, a seguito di segnalazioni di colorazione anomala dell’acqua, tendente al giallo/bruno. Sono state riscontrate tracce di tensioattivi e una significativa proliferazione di fitoplancton (dinoflagellati e diatomee), in particolare di microalghe non considerate tossiche per l’uomo (Raphydophyceae). Le corrispondenti analisi microbiologiche hanno accertato la conformità ai limiti previsti dalla normativa vigente.

Analogamente, alla fine di settembre sono stati effettuati prelievi emergenziali, per avvistamenti di schiume, in acque di balneazione dei comuni di Capaccio e San Giovanni a Piro (Salerno). I risultati hanno riscontrato la presenza di microalghe non considerate tossiche per l’uomo.

Tutti i risultati del monitoraggio delle acque di balneazione in Campania sono pubblicati in tempo reale sul sito Arpac, sul portale Acque del Ministero della Salute e inoltre diffusi attraverso l’app Arpac balneazione per dispositivi mobili.

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