Marangone dal ciuffo, un nuovo ospite nel mare della Campania

Durante il terzo anno di attività del monitoraggio dell’avifauna marina, nonostante le difficoltà e i ritardi che la pandemia di Covid-19 ha portato con sé, il personale dell’Arpa Campania e gli ornitologi dell’Associazione studi ornitologici Italia Meridionale (Asoim), hanno avvistato sette esemplari di Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis desmarestii) sull’isolotto di Vetara, al largo di Positano. Da una delle imbarcazioni della flotta Arpac, al comando di Vincenzo Acampora, nella prima metà di giugno 2020 sono stati chiaramente identificati un individuo adulto, un immaturo al suo secondo anno di vita e cinque giovani nati quest’anno.

Come ormai noto, le attività previste dalla direttiva quadro sulla Strategia Marina (direttiva europea 2008/56/CE), volta alla salvaguardia dell’ambiente marino, sono state incrementate a partire dal 2018 con lo studio di specie, habitat e uccelli marini riportati nelle direttive europee Habitat (direttiva 92/43/CE) e Uccelli (direttiva 2009/147/CE), orientate alla salvaguardia di specie, habitat e uccelli di particolare pregio naturalistico per l’Europa.

Arpa Campania prosegue la propria attività secondo quanto previsto dal Piano Operativo annuale, nell’ambito della sottoregione MedOcc (Mediterraneo Occidentale) di cui fa parte insieme ad Arpa Liguria, Sardegna, Toscana e Lazio.

Arpac, per il terzo anno consecutivo, ha rinnovato la fattiva collaborazione con l’Asoim, associazione che promuove la ricerca e la conoscenza ornitologica e faunistica in Italia. Il rinnovo è seguito a un’apposita iniziativa formativa effettuata nel 2019 dal titolo “Il monitoraggio del Gabbiano corso Ichthyaetus audouinii e degli uccelli marini del Mediterraneo”. L’iniziativa, che era rivolta al personale dell’UO Mare della Direzione Tecnica, era finalizzata a migliorare le competenze tecniche e i relativi metodi di indagine per il riconoscimento e lo studio del gabbiano corso Ichthyaetus audouinii e delle principali specie di uccelli marini del Mediterraneo.

Per il 2020 Arpac e Asoim, oltre al monitoraggio sulla specie Gabbiano corso, hanno iniziato il monitoraggio per il Marangone dal ciuffo, forti dell’inaspettato incontro dell’anno scorso. Sorge spontanea la domanda: “Perché inaspettato”? Perché il Marangone dal ciuffo è considerato specie non nidificante in Campania probabilmente a causa pressante azione antropica sulle coste regionali.

L’isola

Gli esemplari sono stati avvistati nello stesso posto dell’anno scorso, ovvero sulle coste dell’isolotto di Vetara, situato tre chilometri ad ovest de Li Galli, appartenente al comune di Positano da cui dista poche miglia e compreso nell’Area marina protetta di Punta Campanella. L’isolotto di Vetara ha una forma oblunga, con i suoi trecento metri di lunghezza e circa cento di larghezza, raggiungendo un’elevazione massima di 36 metri sul livello del mare nell’estremità rivolta verso Li Galli, e presenta pareti scoscese, habitat preferito dal Marangone dal ciuffo.

La specie

La specie, congenere del più noto e diffuso Cormorano, è leggermente più piccola e più snella del Cormorano. Anche il becco è più snello. In volo lo si riconosce sia per l’abitudine di volare sempre a pelo d’acqua che per le ali arrotondate e la coda più corta. Alcune penne del capo sono curvate in avanti dando luogo al ciuffo, sebbene nella sottospecie desmarestii, presente nel Mediterraneo, questo non sia particolarmente evidente. In Europa nidifica sulle coste atlantiche, dal Portogallo alla Gran Bretagna fino all’Islanda e alle coste norvegesi e svedesi, e mediterranee, arrivando fino al Mar Nero.

BirdLife International nel 2017 stimava una popolazione europea di 76.300 – 78.500 coppie, classificandola come SPEC 2, una specie cioè che versa in uno stato di conservazione critico e la cui popolazione mondiale è concentrata soprattutto in Europa. È inserito anche nell’Allegato 1 della Direttiva Europea “Uccelli” e in Italia si stima una popolazione nidificante di 1.400 – 2.100 coppie distribuite prevalentemente in Sardegna. Alcune decine di coppie nidificano anche nell’Arcipelago toscano e poche unità nell’Arcipelago pontino. Questa coppia sull’isolotto di Vetara dovrebbe essere l’unica campana.

foto Dario Monaco – Arpa Campania

La specie Marangone dal ciuffo è considerata migratrice e svernante irregolare in Campania, sebbene negli ultimi anni si siano registrate segnalazioni nel Golfo di Napoli anche in periodo estivo. Segnalazioni, però, riferite prevalentemente a giovani in dispersione.

Nel 2019 l’importanza dell’osservazione effettuata da Arpa Campania e Asoim risiedeva nel fatto che per la prima volta per le coste regionali si era osservato un adulto con quattro giovani da poco involati. Considerando che in questa specie i giovani, una volta divenuti buoni volatori, lasciano gli adulti per iniziare movimenti dispersivi, e che in questo caso era stato visto un adulto con giovani, in ambiente idoneo alla riproduzione, ciò faceva ipotizzare una nidificazione avvenuta al largo delle coste campane.

Stavolta invece sono stati avvistati un individuo adulto, un immaturo al suo secondo anno di vita e cinque giovani nati quest’anno, ciò a conferma dell’ipotesi presentata l’anno scorso: in Campania abbiamo una coppia nidificante.

L’identificazione e la definizione delle dimensioni delle popolazioni presenti sono particolarmente importanti, in quanto rappresentano il primo passo per poter poi applicare le misure di conservazione adeguate e gestire eventuali potenziali rischi per la specie, particolarmente minacciata dal By-catch (cattura accidentale in attrezzi da pesca), dal calo delle risorse trofiche, dall’inquinamento marino e dal traffico marittimo.

Infine, il territorio in cui è stato rinvenuto vanta una millenaria tradizione, radicata nei miti omerici, che lo ha reso la leggendaria terra delle Sirene. Queste, con il loro canto melodioso, seducevano ed ammaliavano i naviganti. Ciò rende ancora più suggestivo l’avvistamento, anche se in realtà i canti melodiosi erano quelli prodotti da un’altra specie di uccelli marini, le Berte maggiori.

Lucio De Maio, Dario Monaco, Elena Piscitelli (Arpa Campania)
Maurizio Fraissinet, Filippo Tatino (Associazione studi ornitologici Italia Meridionale)
l.demaio@arpacampania.it

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Si ringrazia l’Area Marina Protetta di Punta Campanella l’autorizzazione concessa ad Arpac ai fini dello svolgimento dalla ricerca e del monitoraggio delle specie riportate nella Direttiva Uccelli (direttiva 2009/147/CE).

foto 2019 Elena Piscitelli – Arpa Campania

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