Giornata mondiale della biodiversità: in Liguria cresce Libioss

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, proclamata il 22 maggio, Arpa Liguria “festeggia” Libioss, l’Osservatorio ligure della biodiversità, che continua a crescere e, in questi primi mesi del 2020, nonostante le difficoltà, ha aggiunto quasi 11mila record, più degli inserimenti effettuati nel 2018 e nel 2019. 

Una mole di dati imponente, frutto non solo delle segnalazioni di singoli esperti , ma anche e soprattutto di importanti campagne di monitoraggio.  La più consistente, con oltre 3000 record raccolti, si è svolta in Valle Pannavaire, al confine tra le province di Savona, Imperia e Cuneo. Più di 2600 dati arrivano, invece, dal monitoraggio delle acque interne, che Arpal svolge ai sensi del Dlgs 152 (direttiva Acque): sono relativi a macrofite e invertebrati, accomunati dalla caratteristica di riguardare tutte specie aliene. Importanti anche i risultati che sono derivati dal monitoraggio ordinario relativo alle attività di controllo sui cantieri del Terzo Valico (più di 1600 record).  

Significativa è stata anche  l’attività legata al progetto europeo GIREPAM, che ha interessato alcuni siti Natura 2000 e che, con le indagini, ha consentito di raccogliere una gran quantità di dati. Ad oggi sono stati inseriti in Libioss quelli relativi alla fauna, che da soli ammontano a oltre 3500 nuove segnalazioni.  

Per continuare ad avere l’Osservatorio in linea con la più moderna classificazione scientifica sono stati recentemente pubblicati nella nuova versione i tracciati record per la raccolta dei dati di campo, contenenti le check list di piante e animali, aggiornate con l’inserimento della nomenclatura più recente di alcune entità e di molte nuove specie.  

Tutto questo testimonia la continua evoluzione di Libioss che, partito con le sole specie protette, è arrivato ora a coprire molteplici aspetti della biodiversità. Ad esempio, per quanto riguarda gli animali, la checklist è stata arricchita con alcune specie di mammiferi, quali la faina (Martes foina) e l’istrice (Hystrix cristata). Quest’ultima tra l’altro è inserita nell’allegato IV della direttiva Habitat, che comprende le specie che necessitano di una protezione rigorosa su tutto il territorio dell’Unione Europea. 

In campo vegetale, invece, da segnalare le specie tipiche di ambienti di spiaggia ancora in buono stato di conservazione, come il ravastrello (Cakile maritima), la salsola caprina (Salsola tragus), il finocchietto di mare (Crithmum maritimum). Si tratta di ambienti la cui tutela è importante, in considerazione dell’alto tasso di antropizzazione della costa ligure, che ne ha ridotto fortemente gli spazi vitali. 

C’è poi il capitolo legato alle specie aliene: sono molte le osservazioni e i dati che hanno arricchito la sezione loro dedicata. A proposito di specie aliene va ricordato che resta attiva su tutto il territorio regionale la rete di sorveglianza avviata con il progetto europeo Aliem.

Ecco allora, segnalazioni importanti come quelle relative alla nutria (Myocastor coypus), alla minilepre (Sylvilagus floridanus), al gambero della Louisiana (Procambarus clarkii), alla testuggine dalle orecchie rosse (Trachemys scripta), all’ailanto (Ailanthus altissima), all’albero delle farfalle (Buddleja davidii), che piano piano aggiungono importanti tasselli alla carta della diffusione delle specie aliene in Liguria.

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