La captazione di una sorgente montana in Alto Adige

Alto Adige, piano di tutela delle acque: misure per le acque sotterranee

In Alto Adige lo stato chimico e quantitativo delle acque sotterranee risulta al momento buono per tutti i punti di monitoraggio. Mantenere tale stato di qualità anche in futuro attraverso l’adozione di misure idonee è l’obiettivo del Piano di tutela delle acque.

Le acque sotterranee danno un importante contributo al bilancio idrico e vengono alimentate sia dalle acque meteoriche che dalle acque superficiali. Le acque del sottosuolo danno vita alle piante e alle colture e formano preziose zone umide. Attraverso le sorgenti le acque sotterranee alimentano torrenti e fiumi e sono alla base della nostra acqua potabile. La qualità e la quantità delle acque sotterranee influenzano non solo le acque superficiali ma anche il nostro benessere e la nostra economia. L’obiettivo del Piano di tutela delle acque è quello di mantenere i corpi idrici sotterranei in un buono stato ambientale, in modo da garantirne la qualità e le quantità.
In Alto Adige sono stati individuati e tipizzati 39 corpi idrici sotterranei in base ai criteri indicati nelle relative leggi e in base al quadro geologico altoatesino, contraddistinto da una notevole varietà di rocce, da quelle metamorfiche a quelle magmatiche fino alle rocce sedimentarie più recenti.

Lo stato chimico

Lo stato chimico dei corpi idrici sotterranei è monitorato attraverso le analisi dei campioni di acqua prelevati semestralmente in collaborazione con l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige in vari punti di monitoraggio dislocati su tutto il territorio altoatesino. I campioni raccolti vengono analizzati nei laboratori dell’Appa Bolzano. Nel fondovalle i punti di monitoraggio sono rappresentati dai pozzi, mentre nelle aree montane sono costituiti dalle sorgenti.
Lo stato chimico dei corpi idrici sotterranei è determinato in base a indicatori di qualità relativi a nitrati, pesticidi, metalli, diversi inquinanti industriali e inquinanti organici persistenti. Dalla verifica dei dati rilevati nell’attuale periodo di gestione 2015-2021, in rapporto ai valori soglia riportati nel relativo decreto legislativo 152/2006, le acque sotterranee altoatesine risultano in uno stato chimico buono per tutti i punti di monitoraggio.

Lo stato quantitativo

Lo stato quantitativo delle acque sotterranee descrive la pressione antropica (influenza da parte dell’uomo sulle acque sotterranee) sulla quantità della risorsa idrica sotterranea. Particolarmente critici sono i corpi idrici sotterranei nei quali la quantità di acqua prelevata sul lungo periodo è maggiore di quella che naturalmente s’infiltra nel sottosuolo a ricaricare gli stessi. Lo stato quantitativo è monitorato tramite l’osservazione del livello dell’acqua presente nei punti di monitoraggio previsti: nel fondovalle è l’Ufficio idrologia e dighe della Provincia autonoma di Bolzano che monitora il livello dell’acqua tramite i cosiddetti “piezometri” (misuratori del livello della falda), mentre nelle aree montane il monitoraggio viene svolto dai Comuni o dalle Aziende municipalizzate presso le sorgenti.
Dai dati rilevati nell’attuale periodo di gestione risulta che presso tutti i punti di monitoraggio lo stato quantitativo è buono. I corpi idrici di fondovalle sono sostanzialmente in equilibrio nel lungo periodo e il livello piezometrico dei diversi corpi idrici di fondovalle rispecchia le precipitazioni. L’acquifero di Bolzano risente in modo determinante anche dalla portata e alimentazione del fiume Isarco.

Cartina dell'Alto Adige in cui sono riportati gli 81 punti di monitoraggio delle acque sotterranee (Fonte: Appa Bolzano)
Punti per il monitoraggio qualitativo e quantitativo delle acque sotterranee in Alto Adige (Fonte: Appa Bolzano)

Misure per garantire uno sviluppo sostenibile delle acque sotterranee

Per mantenere l’attuale stato chimico e quantitativo “buono” delle acque sotterranee, il Piano di tutela delle acque prevede varie misure. Per quanto riguarda lo stato quantitativo, si dovranno intraprendere sin da subito misure di risparmio idrico, per mantenere il livello delle acque sotterranee in equilibrio, alla luce dell’evidente cambiamento climatico che potrebbe portare in futuro a periodi di siccità prolungati e quindi ad una diminuzione dei livelli delle falde acquifere.
Per quanto riguarda lo stato chimico, si dovrà intensificare il monitoraggio anche in relazione alle modifiche dell’uso del suolo. Va aumentato il numero di campionamenti dei parametri chimici in alcuni punti di controllo rivelati più sensibili al fine di poter reagire tempestivamente in caso di aumentati carichi di nitrati o presenza di prodotti fitosanitari. In agricoltura si dovrá ridurre o limitare la distribuzione di azoto e l’uso di fitofarmaci per non compromettere le riserve idropotabili.

Prorogati al 21 giugno i termini per eventuali osservazioni

La procedura d’approvazione del Piano di tutela delle acque, avviata di recente, è stata bloccata a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. La sospensione è stata disposta con decreto del Direttore generale della Provincia di Bolzano del 19 marzo, con la quale sono stati sospesi di fatto tutti i termini per i procedimenti amministrativi dal 9 marzo al 31 maggio 2020.
Le osservazioni dei cittadini e dei portatori d’interesse riguardo al Progetto di Piano possono dunque essere presentate ai Comuni o all’Appa Bolzano entro il 21 giugno 2020, salvo che nel frattempo non vengano stabilite ulteriori sospensioni. I Comuni, a loro volta, esprimono entro i successivi 60 giorni il loro parere. Dopo il parere del Comitato ambientale provinciale, la bozza del Piano di tutela delle acque torna in Giunta provinciale per l’approvazione finale.

Tutti i documenti riferiti al Progetto di Piano di tutele delle acque sono disponibili sul sito web di Appa Bolzano.

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