Odornet: i dati aggiornati del progetto di citizen science giunto alle soglie della “Fase 2”

Continua nelle Marche il progetto “Odornet” lanciato da ARPAM in collaborazione con la Regione e il Comune di Falconara Marittima (territorio che ospita il SIN caratterizzato dalla presenza di una importante raffineria), che realizza, attraverso l’uso della omonima App installata su cellulari e tablet, una delle maggiori esperienze di citizen science nella regione.

Gli ultimi dati ufficializzati dall’ARPAM e resi noti con l’invio di una apposita newsletter a tutti gli utenti registrati, forniscono il resoconto aggiornato alla data del 31/01/2020, e mostrano pertanto l’andamento del progetto in un periodo di tempo di poco superiore ai 7 mesi.

I DATI RACCOLTI

Nel periodo 22/06/2019 – 31/01/2020 gli utenti registrati sul territorio (coloro, cioè, che hanno provveduto a scaricare la APP) risultano 252.

Nello stesso periodo, le segnalazioni effettuate tramite APP sono state 1205; i recettori che hanno utilizzato l’APP almeno una volta sono stati 111, mentre 79 sono state le segnalazioni inviate dal singolo utente più attivo. I giorni in cui sono pervenute almeno 3 segnalazioni sono stati 13334 quelli con più di 10 segnalazioni. 

Nel 68% dei casi, il disturbo odorigeno percepito e segnalato è stato riferito a IDROCARBURI, seguito in percentuali davvero esigue da BRUCIATO (9%), ZOLFO e SOLVENTI (6%) e FOGNATURA (1%); il 10% delle segnalazioni, invece, indica come “ALTRO” la natura dell’odore percepito.

L’intensità è stata percepita come FORTE nel 50% dei casi, FORTISSIMA nel 32% e DEBOLE nel restante 18%. In più della metà dei casi sono stati segnalati disturbi all’organismo correlati al fenomeno odorigeno; ove segnalati, hanno riguardato nella maggior parte le prime vie respiratorie.

I fenomeni odorigeni segnalati hanno interessato in particolare le zone di Falconara Centro-Nord/Sud (37%), Castelferretti (25%) e Falconara Alta (14%).

Distribuzione delle segnalazioni via APP dal 22 giugno 2019 al 31 gennaio 2020.

La direzione del vento associata al maggior numero di segnalazioni risulta essere da N (21% dei casi), seguita da NNO (11%) e da NNE e W (10%); il 42% delle segnalazioni pervenute si riferisce quindi a venti del settore NNO-N-NNE. 

La partecipazione attiva dei cittadini è significativamente denotata anche dalla compilazione del campo facoltativo “Note”, dove in diversi casi gli utenti hanno fornito maggiori dettagli circa la tipologia dell’odore percepito o dell’entità del fenomeno segnalato.

Come nel periodo precedente, anche questo recente set di informazioni si pone in linea con l’insieme dei dati raccolti nell’intero periodo. Nell’obiettivo di individuare le cause dei fenomeni segnalati e la loro correlazione ai processi produttivi insistenti nell’area, il progetto OdorNet continua a garantire la messa a sistema dei dati, dando loro quel valore scientifico e statisticamente significativo sul quale gli enti preposti potranno basarsi per le decisioni conseguenti. 

Guarda l’infografica realizzata da ARPA Marche

VERSO LA “FASE 2”

Nel mese di ottobre 2019 è stata installata presso Palazzo Bianchi a Falconara Marittima la prima stazione di campionamento dei fenomeni odorigeni; le prove pilota, effettuate sin da subito, hanno permesso di individuare un protocollo operativo grazie al quale, a partire dallo scorso 24 febbraio 2020, la stazione è in grado di attivarsi sulla base del numero di segnalazioni che pervengono dai cittadini.

Altre 5 centraline saranno a breve posizionate in altrettanti luoghi che si sono rivelati particolarmente interessati da segnalazioni, sia telefoniche che tramite APP, pervenute dal 2017 ad oggi.. 

Tutte le stazioni, dotate di una stazione meteo e di un analizzatore PID che permette di monitorare in tempo reale la somma delle sostanze organiche (TVOC) presenti in atmosfera, sono equipaggiate con sacche e fiale per il campionamento dell’aria in contemporanea con la presenza di segnalazioni di molestie olfattive che rispondano al protocollo di attivazione. 

Grazie infatti al protocollo elaborato, che tiene conto del numero di segnalazioni pervenute in uno specifico intervallo di tempo, della loro intensità, e di ulteriori parametri, ARPAM si appresta dunque ad avviare pienamente la seconda fase del progetto, caratterizzata dalla attivazione dei sistemi di campionamento “in tempo reale”, in automatico e/o a distanza, per misurare qualitativamente e quantitativamente le sostanze chimiche associate ai disturbi registrati dalla cittadinanza e segnalati tramite l’applicazione Odor.Net.

Esempio di andamento dei TVOC (espressi in ppm) nelle 24h.

D’ora in poi saranno dunque i cittadini, grazie alle loro segnalazioni, a concorrere all’attivazione del campionamento dell’aria.

Ogni box campionatore, infatti, si attiverà in modo automatico e senza l’intervento di operatori ARPAM; verrà impostata inoltre una ulteriore soglia sull’analizzatore PID, in modo da attivare il campionamento automatico anche qualora non siano pervenute segnalazioni dalla popolazione (ad es. in concomitanza di possibili eventi notturni).

Per disporre della maggior quantità di dati ed operare utili confronti, ARPAM sta inoltre ultimando una rielaborazione dei risultati di una campagna di monitoraggio effettuata nel medesimo territorio nel periodo gennaio 2017 – agosto 2018, finalizzata alla identificazione e quantificazione dei Composti Organici Volatili (COV) che normalmente non vengono misurati nelle ordinarie attività di controllo e monitoraggio della qualità dell’aria.

Alcuni dei COV oggetto di monitoraggio, che rivestono interesse per le loro proprietà tossicologiche, sono stati confrontati con i relativi parametri di riferimento individuati dall’analisi dei dati di letteratura nazionale e internazionale, al fine di valutarne la tossicità per la popolazione potenzialmente esposta.

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