Qualità dell’aria: quando i ragazzi si mettono in gioco

Si è concluso il terzo giro di incontri con le ragazze ed i ragazzi della scuola media Carducci di Firenze per il progetto di educazione ambientale e citizen science Cleanair@school, promosso da Agenzia europea per l’ambiente e SNPA e condotto in Toscana da ARPAT con la collaborazione del Laboratorio di Educazione Ambientale della Città metropolitana e del Comune di Firenze.

I circa 200 ragazzi delle classi coinvolte dal progetto (6 seconde e 2 prime), guidati dagli operatori di ARPAT e del Laboratorio di Educazione Ambientale della Città Metropolitana, si sono resi protagonisti di un gioco di ruolo attraverso il quale hanno analizzato il problema dell’inquinamento atmosferico nella zona in cui si trova la scuola.

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In ciascuna classe gli studenti sono stati divisi in 5 gruppi, ciascuno dei quali rappresentava specifici portatori di interesse:

  1. tecnici e decisori politici: Sindaco, Assessore all’Ambiente, Dirigente Servizio mobilità, Tecnici del Ufficio trasporti, ATAF, Città metropolitana, Regione;
  2. abitanti della zona;
  3. lavoratori della zona: ad esempio insegnanti, banchieri, impiegati presso uffici del territorio;
  4. commercianti: singoli e in associazioni di categoria;
  5. ambientalisti-ecologisti: associazioni ambientaliste, comitati.

Ai ragazzi è stata quindi consegnata, oltre ad una scheda descrittiva del ruolo per aiutarli a comprendere le caratteristiche e gli interessi in gioco ed una mappa di Firenze, una breve sintesi delle problematiche da prendere in considerazione (livello di inquinamento e flussi di traffico). In particolare, per ragionare sulla complessità dei problemi ambientali del contesto in cui si inserisce la scuola Carducci, gli studenti avevano a disposizione:

  • i dati sui flussi di traffico (numero dei veicoli registrati ogni ora in un giorno tipo nel viale Gramsci) forniti dai tecnici ARPAT, oltre a quelli registrati dagli studenti delle varie classi che partecipano al progetto nell’orario di entrata e di uscita da scuola per una settimana nel mese di dicembre;
  • un’elaborazione dei dati della stazione di monitoraggio FI-Gramsci da cui si ricava che lo stato di qualità dell’aria nella zona dell’istituto presenta in particolare una criticità per il biossido di azoto, poiché il valore limite relativo alla media annuale non viene rispettato, ed un grafico con il profilo giornaliero tipico di questo inquinante che presenta alcuni picchi di concentrazione in corrispondenza delle ore con flussi di traffico maggiore.
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A disposizione dei gruppi è stata messa anche una mappa con i percorsi casa-scuola e le diverse modalità di spostamento di tutti gli alunni (piedi, bicicletta, mezzo privato o mezzo pubblico) elaborata nel corso del precedente incontro del progetto (vedi immagine a fianco) che si è tenuto nel mese di gennaio.

In tale incontro il tema della riflessione era stato “Diamo un voto all’aria che respiriamo” in cui, oltre ad affrontare il tema degli inquinanti principali (biossido di azoto e materiale particolato), delle fonti antropiche di inquinamento atmosferico (traffico, riscaldamento, ecc..) e delle tecniche di monitoraggio (funzionamento delle centraline e dati a disposizione con il bollettino ARPAT), gli studenti avevano partecipato a giochi ed esperienze pratiche sull’aria e alla realizzazione della mappa sulla mobilità casa-scuola.

Con questo materiale a disposizione e con le riflessioni emerse durante l’attività partecipativa realizzata nei primi due incontri, i ragazzi sono stati invitati ad abbandonare la loro identità e a calarsi nel ruolo assegnato, per individuare le azioni da intraprendere per affrontare il problema.

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Dopo una prima fase di discussione ed elaborazione delle proposte nei 5 gruppi, i portavoce nominati da ciascun gruppo si sono riuniti in assemblea pubblica, presieduta da Sindaco e assessore all’ambiente individuati tra i decisori.

I partecipanti all’assemblea si sono quindi confrontati sulle varie proposte presentate con l’obiettivo di arrivare ad una/o più proposte almeno in parte condivise da tutti i partecipanti.

Gli incontri sono stati un’esperienza molto positiva e coinvolgente per i ragazzi; in tutte le classi sono emerse varie idee che verranno discusse nel quarto ed ultimo incontro che si terrà nel mese di aprile. In questa occasione infatti ciascuna classe avrà il compito di elaborare specifiche proposte da presentare poi ad un’assemblea (questa volta reale!) alla presenza di genitori, insegnanti e amministratori locali.

Nel frattempo, nel mese di aprile si terrà la seconda campagna di monitoraggio del biossido di azoto con campionatori passivi, i cui risultati andranno a completare quanto emerso durante la prima campagna conclusa nel mese di dicembre 2019.

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