Mappe sulla qualità dell’aria nel mondo

Sono diversi i siti Web che permettono di accedere agevolmente ed in tempo reale ai dati registrati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria e vedere se e come la zona in cui viviamo si differenzia dalle altre, vicine e lontane. Quasi tutti utilizzano, per quanto riguarda l’Italia i dati forniti dalle reti di monitoraggio gestite dalle agenzie ambientali del SNPA.

Il World Air Quality Index, ad esempio, offre una mappa completa dell’inquinamento atmosferico con i dati provenienti in tempo reale da oltre 10.000 stazioni nel mondo. La mappa parte dal calcolo dell’indice di qualità dell’aria basato sulla misurazione di particolato (PM2,5 e PM10), ozono, biossido di azoto, biossido di zolfo e emissioni di monossido di carbonio. La maggior parte delle stazioni monitora sia PM2,5 che PM10, ma in alcuni casi è disponibile solo il PM10. Il sistema, che uniforma gli indici dei vari paesi rendendoli confrontabili fra loro, si basa su misurazioni orarie: ad esempio, un indice riportato alle 8:00 indica che la misurazione è stata eseguita dalle 7 alle 8AM. La scala utilizzata per l’indicizzazione dell’inquinamento in tempo reale nella mappa si basa sugli ultimi standard dell’Agenzia ambientale statunitense (EPA) che prevede sei livelli di qualità dell’aria. (la mappa relativa all’Italia

AirVisual, realizzato con la collaborazione di Greenpeace, elabora una classifica interattiva della qualità dell’aria in più di 3.000 città del mondo, relativamente però solo al PM2,5, e ne dà una rappresentazione tramite una mappa interattiva. I dati – in tempo reale o quasi in tempo reale – provengono sia dalle reti di monitoraggio istituzionali che da centraline domestiche gestite da singoli cittadini e organizzazioni e sono combinati anche con quelli satellitari, così da misurare il movimento delle particelle inquinanti in base alle correnti d’aria nell’atmosfera.

L’Indice europeo di qualità dell’aria, il servizio online dell’Agenzia europea per l’ambiente e della Commissione europea, fornisce informazioni sulla qualità dell’aria in tempo reale, in base alle misurazioni di oltre 2.000 stazioni ufficiali di monitoraggio in tutta Europa. Le informazioni relative a PM10, PM2,5, ozono, biossido di azoto e biossido di zolfo sono visualizzate attraverso una mappa interattiva che mostra la situazione della qualità dell’aria a livello di stazione.

Per monitorare lo stato dell’aria, c’è anche il sistema MonIQA, realizzato dall’Università di Pisa e dal Laboratorio Nazionale Smart Cities del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini). MonIQA permette di consultare on line i dati aggiornati quotidianamente sulla qualità dell’aria nelle città italiane: sulla mappa interattiva sono assegnati cinque colori a cinque gradazioni diverse di qualità dell’aria a seconda della concentrazione delle sostanze (particolato atmosferico, biossido di azoto, monossido di azoto, ozono, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene). Il sistema utilizza i dati emessi dalle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente.

L’OMS ha realizzato una mappa che copre 3000 città in 103 Paesi nel mondo e i cui dati sono però aggiornati al 2018 (per quanto riguarda l’Italia molti dati sono relativi al 2013). Cliccando sulla mappa si può arrivare fino a livello provinciale; il calcolo è naturalmente relativo a quelle aree metropolitane dove viene monitorata la qualità dell’aria.

Ovviamente per quanto riguarda l’Italia, molte agenzie ambientali del SNPA, oltre ai dati pubblicano delle mappe, che in diversi casi – per quelle agenzie che gestiscono anche i servizi meteorologici regionali – propongono anche le previsioni degli inquinanti atmosferici per i giorni successivi. Ecco qui alcuni link utili per visualizzare le mappe disponibili:

Per avere una una panoramica complessiva dei dati della qualità dell’aria italiana a cura del SNPA, il SINA sta lavorando alla pubblicazione di “InfoARIA”, la piattaforma nella quale saranno visibili i dati provenienti da tutte le centraline gestite dalle agenzie ambientali.

Sono, infine, allo studio mappe interattive per fornire un quadro nazionale per alcuni inquinanti nei periodi critici (PM10 in inverno, ozono in estate), qui sotto due esempi predisposti a titolo sperimentale.

Un pensiero su “Mappe sulla qualità dell’aria nel mondo

  1. https://www.repubblica.it/ambiente/2017/11/17/news/la_mappa_dell_inquinamento_europeo_va_in_rete_ma_l_italia_non_c_e_-181374526/
    L’articolo è del 2017, siamo nel 2020, nulla è cambiato, l’italia è ancora un buco nero sulla mappa del AQI Europeo e la piattaforma InfoAria non è ancora attiva, varrebbe la pena dedicare un articolo alle difficoltà, ai ritardi e alle previsioni aggiornate per avere finalmente i dati pubblicati in tempo reale.

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