Buone pratiche per vigneti e risaie

Per la transizione verso un’agricoltura che faccia sempre meno ricorso all’uso di fitofarmaci, soprattutto nei vigneti e risaie, e sia più compatibile con la tutela della biodiversità, diventa prioritario riflettere sulle strategie da adottare in linea con il Piano d’Azione Nazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (DM 22/1/2014).

Questo il tema al centro dei due workshop organizzati il 16 gennaio a Boca (NO) e il 17 presso il Castello di Rovasenda (VC). Un’occasione per presentare le migliori pratiche ad oggi adottate in vigneti e risaie, per riflettere sulle strategie e migliorare la resistenza dei cultivar alle fitopatologie. Così come sulla gestione delle “infestanti” e la rigenerazione di un suolo che oggi soggetto a fertilizzazione non sempre adeguata e a ripetute lavorazioni e passaggi di mezzi agricoli.

I temi del workshop

E’ emerso nei due incontri quanto sia necessario mantenere la presenza della componente erbacea sia ai margini e all’interno dei coltivi e di fasce inerbite con specie autoctone e appetite agli impollinatori, nonché la disponibilit di habitat e la diversificazione colturale sia all’interno dell’azienda che a livello territoriale, soprattutto nei contesti di monocoltura intensiva.

Con buone pratiche, a partire dalla riscoperta di quelle che hanno storicamente accompagnato il ciclo naturale del riso e della vite,  fino alle sperimentazioni di tecniche innovative al servizio della piena assicurazione della fertilità naturale, l’agricoltore ha in mano la custodia di un paesaggio di alto valore ereditato da generazioni precedenti e la chiave per aumentare la resilienza nei confronti delle minacce future, grazie anche ai servizi ecosistemici offerti dalla biodiversità, fra cui in primis quello dell’impollinazione.

Gli organizzatori

Questi i temi fondanti nei due workshop organizzati da ARPA Piemonte in collaborazione con ISPRA e Università̀ di Torino (DBIOS), nell’ambito del progetto coordinato da ISPRA dal titolo “Sperimentazione di misure previste dalle linee guida per l’attuazione del PAN per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in Siti Natura 2000”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente.

Il workshop sui vigneti a Boca (NO) è stato realizzato in collaborazione con il Consorzio Nebbiolo Alto Piemonte e il Parco Regionale piemontese Monte Fenera, dove viene custodita una delle ultime stazioni della rara vite selvatica (Vitis vinifera sylvestris), il cui patrimonio genetico potrebbe essere molto utile in futuro per salvaguardare dalle avversità le varietà coltivate.

Il workshop sulle risaie del 17 gennaio, presso il Castello di Rovasenda (VC), ha avuto il patrocinio del Comune di Rovasenda, territorio che si distingue per la presenza della Riserva naturale delle Baragge e del Sito Natura 2000 “Isoetes maliverniana”, che custodisce nei canali irrigui delle sue risaie, le ultime stazioni in cui è presente questa felce acquatica endemica.

Entrambi gli appuntamenti sono stati molto partecipati e hanno destato un notevole interesse tra tecnici, coltivatori, fra cui quelli che hanno partecipato al progetto di sperimentazione delle misure del PAN,  e amministratori locali.

Disponibili sul sito dell’Ispra alcune delle presentazioni dei due convegni

Susanna D’Antoni, Ispra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.