Digitalizzazione PA, l’esperienza dell’Arpa Campania

Tutte le pubbliche amministrazioni sono impegnate nell’attuazione delle linee strategiche per la digitalizzazione delineate dal Governo e dettagliate dall’Agenzia per l’Italia digitale. Anche Arpa Campania è attore attivo in questa trasformazione, in riferimento anche ai dettami del Codice dell’amministrazione digitale e dei Piani triennali per l’informatica nella pubblica amministrazione: un percorso che in Agenzia si è concretizzato anche con la nomina, nel novembre 2018, del Responsabile per la transizione al digitale (Rtd).

Così l’Agenzia ha risposto prontamente alle indicazioni sulla digitalizzazione provenienti dal Governo (in particolare alla Circolare 3/2018 del ministro per la Pubblica amministrazione). Al settembre 2019, su 22.788 pubbliche amministrazioni italiane, i Rtd nominati risultavano solo 5.027 (Fonte: Indice delle pubbliche amministrazioni, iPA). L’Agenzia ambientale campana rientra, dunque, in quella minoranza di enti che hanno tempestivamente reso operativa questa figura.

Numero di pubbliche amministrazioni che hanno nominato il Rtd. Fonte: Indice delle pubbliche amministrazioni

A partire, dunque, dagli obblighi dettati dal Codice dell’amministrazione digitale e dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 13 novembre 2014 sulla dematerializzazione, la parola chiave in Agenzia è diventata “carta zero”: con l’adozione di una articolata piattaforma informatica si è avviato un graduale percorso di eliminazione del cartaceo dalle scrivanie dei dipendenti già da febbraio 2016. Arpac è riuscita a rispettare pienamente, come poche altre pubbliche amministrazioni, la scadenza di legge prevista per l’11 agosto 2016, non rientrando, pertanto, tra gli enti che hanno dovuto usufruire della proroga.

Partendo dalla virtualizzazione di tutti i server del Centro elaborazione dati, con la conseguente riduzione di hardware da gestire, dei connessi consumi di elettricità e quindi del TCO (Total Cost of Ownership), cioè dei costi diretti e indiretti, si è proceduto parallelamente con il percorso di adeguamento al Piano triennale per l’informatica 2017-2019 mediante l’adozione di piattaforme abilitanti quali Fatturazione elettronica, Siope+ e PagoPA, sempre nel pieno rispetto delle scadenze di legge: per PagoPA, il sistema per i pagamenti elettronici verso la pubblica amministrazione, il termine per lo start up era il primo gennaio 2019 e a quella data sulla home page del sito web Arpac era già presente il logo PagoPA e, quindi, l’accesso alla piattaforma (vedi notizia precedente).

Anche in questo caso Arpa Campania è tra le amministrazioni più tempestive nel processo di digitalizzazione. Secondo l’iPA, al settembre 2019, su di un totale di 22.788 pubbliche amministrazioni, solo 4.259 Enti, ossia il 18,7% del totale, avevano attivato la piattaforma. L’avvio di PagoPA ha consentito anche l’utilizzo della piattaforma abilitante Spid (Sistema pubblico di identità digitale), mettendo così Arpac in linea con le raccomandazioni AgID per la facilitazione della interazione tra cittadini e  pubblica amministrazione.

Loredana La Via – dirigente Servizio Sistemi informativi e Responsabile per la transizione al digitale Arpa Campania

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