Inaugurazione del Centro regionale Mare di Arpa Puglia

Lunedì 7 ottobre 2019 ARPA Puglia ha inaugurato il Centro Regionale Mare (CRM),
un’unità operativa complessa che svolgerà attività di alto livello tecnico,
con riferimento all’intero territorio regionale e alle peculiarità dell’ambiente marino che lo contraddistingue.

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La Puglia, con i suoi 1000 km di costa, sia sul versante jonico che
adriatico, è al terzo posto in ambito nazionale, dopo le isole maggiori, per
estensione lineare.

La presenza, inoltre, di molteplici e diversificati ambiti a elevata valenza
ambientale e di pressioni antropiche di differente livello
quali-quantitativo, rendono necessari sia un adeguato monitoraggio ma
soprattutto un approccio olistico per la gestione del sistema “mare” nel suo
complesso.

Arpa Puglia ha istituito il Centro regionale Mare, che ha sede presso la ex stazione marittima ferroviaria all’interno del Porto di Bari. Il Centro svolgerà attività di alto livello tecnico relativamente all’ambiente marino lungo i circa 1.000 km di coste pugliesi.

Il mare della Puglia, in virtù del notevolissimo sviluppo lineare della costa (circa 1000 km), sia sul versante adriatico che su quello ionico, e grazie alla presenza di molteplici e diversificati ambiti a elevata valenza ambientale, rappresenta certamente un contesto regionale di indubbio valore, caratterizzato dall’interazione di molteplici aspetti. Tra questi è opportuno menzionare quello naturalistico, quello produttivo relativo allo sfruttamento delle risorse (attività di pesca), e quello balneare, questo ultimo in virtù all’indubbio ruolo che ha il mare pugliese come attrattore di flussi turistici.

Dunque, considerata la sopracitata lunghezza della costa, che pone la Puglia al terzo posto, in ambito nazionale, dopo le isole maggiori, nonché le diversificate caratteristiche delle acque marine pugliesi, soggette peraltro a pressioni antropiche di differente livello quali-quantitativo, è evidente quanto siano necessari un adeguato monitoraggio ma soprattutto un approccio olistico per la gestione del sistema “mare” nel suo complesso, anche al fine dello sviluppo sostenibile delle comunità costiere alla luce delle vocazioni e tradizioni tipiche del territorio regionale.

Tutto ciò in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, che con le Direttive n. 56 del 2008 (Direttiva “Strategia Marina”) e n. 89 del 2014 (Direttiva quadro per la pianificazione dello spazio marittimo), ha espressamente riconosciuto l’importanza della gestione sostenibile dell’ambiente marino, individuando nella Blue Growth uno dei pilastri per lo sviluppo sociale ed economico nei prossimi anni; inoltre la stessa Unione Europea, nell’ambito delle Direttive n. 60 del 2000 (Direttiva quadro “Acque”) e n. 7 del 2006 (Direttiva sulle acque di balneazione), aveva già di fatto indirizzato gli Stati Membri ad un più attento e mirato monitoraggio dei corpi idrici marino-costieri, anche ai fini della specifica destinazione d’uso delle acque. Lo Stato Italiano ha recepito le quattro sopra citate Direttive rispettivamente con i Decreti Legislativi n. 190/2010, n. 201/2016, n. 152/2006 e n. 116/2008.

E’ altrettanto importante evidenziare altri atti di indirizzo, quali ad esempio il protocollo internazionale sulla Gestione Integrata della Zona Costiera (GIZC), sottoscritto nel 2009 dall’Unione Europea, che appunto prevede un approccio integrato per la conservazione e lo sviluppo sostenibile nella fascia sensibile all’interfaccia terra – mare.

Per tali ragioni troverebbe certamente giustificazione l’istituzione in Puglia di un Osservatorio Regionale del Mare che possa assolvere, in maniera coordinata, ai compiti di monitoraggio, supporto alla pianificazione, studio e ricerca nei mari pugliesi, oltre a quelli di comunicazione e divulgazione ambientale sui temi specifici, mettendo insieme le competenze già presenti sul territorio pugliese, ovvero l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente, le Università (per gli specifici argomenti quelle afferenti al CONISMA), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R., con le specifiche sezioni), e altre Istituzioni pubbliche titolate, così come d’altronde previsto e auspicato dalla Legge 132/2016, che istituisce il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente.

Nel ruolo di coordinamento per l’Osservatorio Regionale del Mare si propone ARPA Puglia, con l’istituendo Centro Regionale Mare (CRM). Infatti, attualmente l’Agenzia per la Prevenzione e Protezione dell’Ambiente già svolge le attività di monitoraggio istituzionale delle acque marine costiere e del largo ai sensi dei D.Lgs. 152/2006 e 190/2010, nonché di quelle destinate alla balneazione ai sensi del D.Lgs. 116/2008. Inoltre, ARPA Puglia supporta la Regione e gli altri Enti, laddove richiesto, nell’ambito di procedimenti autorizzativi per interventi e opere da realizzarsi nella fascia costiera o nelle acque di transizione e marine, e collabora con gli Enti e con le Forze dell’Ordine per attività di controllo ambientale.

Il Centro Regionale Mare (CRM), si configura come unità operativa complessa dell’Agenzia che svolge attività di alto livello tecnico relativamente all’ambiente marino, con riferimento all’intero territorio regionale. In particolare il CRM di ARPA Puglia nasce con le seguenti finalità:

  •  Coordinamento e realizzazione del monitoraggio delle acque di transizione e delle acque marine (costiere e del largo) per la determinazione dello stato di qualità ambientale; 
  • Coordinamento del monitoraggio delle acque di transizione e marino costiere a specifica destinazione d’uso (acque di balneazione e acque destinate alla vita dei molluschi);
  • Supporto tecnico ai Dipartimenti Provinciali dell’Agenzia, laddove richiesto, nell’ambito di procedimenti autorizzativi per interventi e opere da realizzarsi nella fascia costiera o nelle acque di transizione e marine;
  • Contributo specialistico, laddove richiesto, per le attività tecniche relative ai procedimenti di VIA/VINCA/VAS a cura della Direzione e dei Dipartimenti secondo la rispettiva competenza;
  • Coordinamento delle attività affidate all’Agenzia nell’ambito delle procedure autorizzative necessarie per le operazioni di dragaggio e ripascimento in ambito portuale e costiero;
  • Attività di studio, analisi e valutazione degli impatti sulla fascia costiera e sugli ecosistemi marini e di transizione anche tramite la partecipazione a progetti internazionali, nazionali e regionali;
  • Elaborazione dei dati ambientali, idrologici e oceanografici, anche con l’eventuale ausilio di appropriata modellistica;
  • Collaborazione, su delega della Direzione dell’Agenzia e nell’ambito del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA), con ISPRA e le altre ARPA/APPA, nonché a programmi ricerca e raccolta dati coordinati dai Ministeri competenti o altri Enti;
  • Collaborazione, su delega della Direzione dell’Agenzia, con gli Enti preposti (RAM del MATTM, Direzione Marittima della Puglia, ecc.) a funzioni pubbliche in caso di emergenze ambientali;
  • Raccolta, elaborazione ed aggiornamento dei dati ambientali di competenza, il loro trasferimento al Punto Focale Regionale (PFR) e agli utenti istituzionali di vario livello, e la loro diffusione, se autorizzata, anche per tramite del servizio info e/o il portale web dell’Agenzia.
  • Supporto tecnico alla Regione e alle Amministrazioni Locali in merito ai principi di sostenibilità da applicare al mare e alle sue risorse;
  • Supporto tecnico alla Direzione dell’Agenzia per le funzioni di indirizzo e controllo nello specifico settore, compresa la ricerca e sviluppo nelle tematiche di competenza.

Grazie alla disponibilità dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e alla collaborazione della Capitaneria di Porto di Bari – Direzione Marittima, il Centro Regionale Mare ha già una sede presso lo stabile dell’ex stazione marittima ferroviaria all’interno del Porto di Bari.

Il manufatto, con una superficie scoperta di 500mq c.a e superficie coperta (strutturata su due livelli) di 350mq c.a, è stato ufficialmente consegnato ad ARPA Puglia il 15 febbraio u.s.

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