Attività di controllo ARPAT presso impianto a biomasse a Castelnuovo Val di Cecina

Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 06/07/2012 intende sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso la definizione di incentivi e modalità di accesso semplici e stabili, per il perseguimento degli obiettivi stabiliti nei Piani di azione per le energie rinnovabili.

Il successivo Decreto 14 aprile 2017 ha disciplinato le condizioni di accesso all’incremento delle incentivazioni per la produzione di energia elettrica degli impianti alimentati a biomasse e biogas, individuando l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) localmente competente come ente deputato all’effettuazione dei controlli. In particolare ARPA è destinataria della documentazione, inviata dal Gestore dell’impianto, necessaria ai fini della verifica iniziale dei sistemi di analisi/monitoraggio alle emissioni, nonché dei dati di monitoraggio relativi ai valori medi mensili degli inquinanti (ossidi di azoto, ammoniaca, monossido di carbonio, anidride solforosa, carbonio organico totale e Polveri), rilevati ed elaborati in conformità alle prescrizioni dello stesso Decreto.

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), in base ai risultati delle verifiche di ARPA, si occupa poi della quantificazione e del pagamento del premio tariffario.

L’art. 9 del Decreto 14 aprile 2017 prevede che, per l’accesso al premio, il gestore di impianti, con potenza termica nominale superiore a 15 MW, debba monitorare le emissioni utilizzando un Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) in continuo conforme alla norma UNI EN 14181, oltre alle prescrizioni previste dal Dlgs 152/06 e dalle norme regionali.

Nella Provincia di Pisa è presente la centrale geotermica Cornia 2 il cui Gestore, Enel Green Power Spa, ha richiesto l’accesso al premio tariffario per l’impianto a biomasse a servizio della stessa.

Presso la centrale, il vapore geotermico, convogliato nei vapordotti provenienti dai pozzi produttivi, viene surriscaldato fino a alla temperatura di circa 380 °C dall’impianto a biomasse. Il vapore, così trattato, è inviato ad una turbina, con un incremento della produzione di energia elettrica.

Il calore necessario al surriscaldamento è ottenuto dalla combustione in caldaia di biomassa legnosa costituita in prevalenza da cippato di legno derivante dalla pulizia dei boschi. L’impianto ha una potenza termica al focolare di 16 MW ed è autorizzato con determina della Provincia di Pisa.

I fumi in uscita dall’impianto termico a biomassa, opportunamente trattati con sistema di abbattimento, generano l’emissione in atmosfera E1 i cui inquinanti sono monitorati da un sistema di monitoraggio delle emissioni in continuo (SME).

A seguito della richiesta di accesso al premio tariffario, ARPAT nel mese di agosto 2018 ha avviato la verifica iniziale di idoneità del sistema SME installato all’emissione E1. La verifica è consistita in:

  • valutazione del progetto del sistema SME;
  • verifica della correttezza e coerenza delle procedure di taratura trasmesse dal Gestore e di quanto messo in atto per la garanzia di qualità dei dati e della validazione delle misure;
  • sopralluogo presso l’impianto per la verifica della strumentazione SME, della conformità dello SME alla norma UNI EN 14181, del formato dei dati da trasmettere ad ARPAT, della manutenzione dei sistemi di abbattimento degli inquinanti.

L’esito positivo della verifica iniziale è stato comunicato da ARPAT al gestore dell’impianto ed a GSE.

A partire dal mese di novembre 2018 il Gestore ha iniziato l’invio periodico (bimestrale) dei dati di monitoraggio SME che vengono verificati da ARPAT nelle modalità previste dal Decreto 14/04/2017 ed i cui esiti vengono inviati al gestore dell’impianto ed a GSE per la corresponsione del premio tariffario.

La normativa prevede controlli successivi, presso l’impianto, finalizzati ad accertare la corretta applicazione nel corso del tempo delle procedure di calibrazione/taratura, garanzia di qualità dei dati e validazione delle misure e conformità alla normativa tecnica e nazionale. Di seguito sono schematizzati i controlli da parte di ARPAT.

Verifica della correttezza e completezza del pagamento degli oneri annuali a carico del Gestore.
Verifica della congruenza tra i dati al minuto, e le concentrazioni medie mensili, con la valutazione dell’indice di disponibilità mensile delle medie orarie, trasmessi dal Gestore.
Accertamento del rispetto dei valori limite di emissione mensili riportati nella Tabella al punto 1 di Allegato 5 DM 06/07/2012
Verifica di eventuali altre informazioni relative al periodo oggetto di comunicazione (riepilogo manutenzioni, fermi impianto ecc.)
Acquisizione di chiarimenti e integrazioni quando se ne ravvisi la necessità.
Comunicazione degli esiti delle verifiche al GSE ed al Gestore.

Per approfondimenti:

Testo di Daniele Canarini e Federico Ferri

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