Toscana plastic free, al via la campagna #spiaggepulite

E’ partita la campagna “Toscana plastic free” e #spiaggepulite. Un kit composto da due pannelli, in materiale riciclabile, e sei locandine arriveranno a tutti i concessionari degli stabilimenti balneari toscani attraverso le amministrazioni comunali: in italiano e in inglese. Pannelli e locandine saranno installati anche nelle spiagge libere. E poi ci saranno cartoline, adesivi, una pagina web (www.plastic-free.toscana.it) e cover per personalizzare i propri profili facebook, perché la campagna sarà naturalmente anche social e soprattutto, nelle intenzioni, partecipata. 

Una campagna in linea anche con quella “Plasticfree” lanciata dal Ministero dell’Ambiente, ma che in questo caso si lega ad un provvedimento normativo già efficace che bandisce l’uso dei prodotti di plastica monouso.

L’obiettivo è quello informare e sensibilizzare turisti e residenti che il 25 giugno il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge che bandisce, prima che nel resto d’Europa (come prevede la Direttiva Europea recentemente varata in via definitiva),  stoviglie ed oggetti di plastica ‘usa e getta’ in spiaggia e negli stabilimenti balneari che vi si affacciano.

Un divieto, certo: ma anche e soprattutto un buon esempio di istituzioni e operatori economici e un invito a tutti, partecipato, a mantenere spiagge e mare puliti, contribuendo a risolvere insieme e alla radice il problema delle plastiche abbandonate o disperse in acqua.

locandina

Tutti i comuni della costa coinvolti
Sono 34 le amministrazioni comunali che riceveranno dalla Regione il kit; quindi saranno i Comuni a distribuire pannelli e locandine a loro volta agli stabilimenti balneari: 1.405 in tutto (e 63 spiagge libere), tutta la costa toscana dal confine con la Liguria fino a quello con il Lazio, nessuno escluso.

La convinzione delle associazioni: “un percorso culturale”
La plastica mono-uso costituisce il maggior fattore di inquinamento degli arenili e del mare. Per questo Toscana ha deciso, assieme agli operatori economici, di mettere subito al bando questi oggetti. Chi li aveva già acquistati potrà smaltire le scorte di magazzino. Non sono moltissime, pare. Poi posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti, mescolatori per bevande, tazze e bicchieri dovranno rigorosamente essere di materiale compostabile, quelli ad esempio derivati dal mais che si trovano già da tempo in commercio. Addio dunque fin da questa estate a stoviglie ‘usa e getta’ nei lidi e su tutte le spiagge del demanio marittimo. 

E chi non lo farà rischia, magari non da subito, una multa. Rischiano i cittadini che continueranno ad utilizzarle: la sanzione sarà determinata dal Comune, che potrebbe tener conto della maggiore o minore delicatezza di una spiaggia rispetto ad un’altra.

Rischia l’esercente che somministrerà cibi e bevande con prodotti in plastica mono-uso, con multe in questo caso già indicate da 1.032 a 3.098 euro. Fatto salvo, naturalmente, quanto previsto dalla norma transitoria per lo smaltimento delle scorte.

Rifiuti e mozziconi
La campagna toscana “Spiagge pulite” ricorda anche che è reato, oltre che un gesto di inciviltà, abbandonare i rifiuti:  pure in spiaggia o in mare, chiaramente. Le sanzioni vanno, in questo caso, da 30 a 150 euro per oggetti di piccole dimensioni  – dagli scontrini e i fazzoletti di carta alle gomme da masticare – e da 300 a 3000 per quelli più grandi.

Ci sono poi i mozziconi di sigaretta. Chi li getta a terra o in acqua è passibile di una multa da 60 a 300 euro.  La norma è nazionale. I singoli Comuni stanno ragionando se optare per il divieto di fumo in spiaggia – in altre regioni, in alcuni paesi dell’Adriatico, qualcuno l’ha già fatto –  oppure se installare contenitori ermetici per evitare l’abbandono delle cicche.

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