Monitoraggio atmosferico, nuovo modello italiano per Copernicus

L’Europa si arricchisce di nuova modellistica per il monitoraggio dell’inquinamento in atmosfera. Grazie all’Italia e al nuovo modello elaborato dall’Enea, che entrerà a far parte di quelli già utilizzati dal programma europeo di osservazione della terra Copernicus, in particolare dal servizio CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service). Prevedere la composizione dell’atmosfera è oggi possibile in Europa grazie a sette modelli, che elaborano i dati forniti dai satelliti e sviluppano previsioni sull’evoluzione dei gas e del particolato presenti in atmosfera. Quello di Enea si aggiunge agli altri già utilizzati da Copernicus e contribuisce al  miglioramento delle informazioni da fornire alla popolazione.

E’ questo uno dei numerosi contributi che il nostro Paese offre da anni allo sviluppo del sistema Copernicus, grazie al lavoro – coordinato dalla Presidenza del Consiglio – di ministeri, enti di ricerca, università.

Per quanto riguarda il monitoraggio dell’atmosfera, SNPA sta lavorando ad un progetto  sempre in ambito CAMS: partendo dai dati ottenuti con il servizio Core di Copernicus, si prevede di ridurre ancora di più i tempi di  previsione e di fornire  quotidianamente  alle ARPA dati numerici di analisi e  previsioni dell’atmosfera a 72 ore  utilizzabili dalle agenzie  regionali per la loro modellistica  di qualità dell’aria. Il progetto, inoltre, fornirà informazioni anche attraverso l’uso di dati satellitari per la mappatura ad alta risoluzione della concentrazione al suolo di particolato e gas reattivi, l’identificazione di eventi di trasporto sahariano ed  accidentali,  la valutazione del ciclo  ambientale dell’azoto. Un obiettivo che vede lavorare insieme  diverse ARPA e che sarà di grande utilità   sia per lo sviluppo di modellistica a scala locale che per una migliore conoscenza dei processi fisico-chimici che sono alla base dell’inquinamento atmosferico.

Anche in altri ambiti di Copernicus SNPA ha un ruolo fondamentale per  il programma europeo, come nello sviluppo di progetti per  l’agricoltura, la tutela dei beni culturali e nel monitoraggio del consumo di suolo.

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