Amianto: in Lombardia, al via la nuova mappatura

Nel 2019-2020, grazie a un finanziamento regionale di 400.000 euro, Arpa Lombardia potrà procedere a una nuova mappatura delle coperture in cemento-amianto presenti in Lombardia, per integrare, aggiornare ed estendere le informazioni già acquisite in precedenza, utilizzando le migliori tecnologie di Osservazione della Terra attualmente disponibili.

I risultati consentiranno alla Regione di ottenere un quadro aggiornato dei quantitativi di cemento-amianto rimossi, di quelli ancora presenti sul territorio e del tempo necessario per arrivare alla loro rimozione.
I Comuni e le Ats (Agenzie di tutela della salute, ex Asl) disporranno di nuove informazioni dettagliate per effettuare controlli puntuali sul territorio.

Quadro di unione comprendente sia le precedenti mappature del cemento-amianto (2007-2015), da integrate e aggiornare nel corso del progetto, sia le nuove mappature (Arpa 2019-2020).
Superficie mappata totale: 3.700 Km2

Arpa aveva già realizzato nel 2007 – nell’ambito del Pral (Piano regionale amianto della Lombardia) – una mappatura mediante telerilevamento iperspettrale da aereo su una superficie di oltre 2000 Km2, stimando in 2.800.000 m3 il quantitativo di coperture in cemento-amianto presenti a quella data in Lombardia.

Da un ulteriore aggiornamento effettuato nel 2013, attraverso lo studio di ortoimmagini aeree acquisite dalla Regione nel 2012, il tasso delle coperture rimosse dal 2007 al 2012 è risultato pari al 27%.  Nel 2014, attraverso un’integrazione tra i dati precedenti e i dati del Mud (Modello Unico Dichiarazione) sui quantitativi di cemento-amianto rimossi annualmente in Lombardia, L’Agenzia ha sviluppato uno scenario di rimozione delle coperture in cemento-amianto che proiettava al 2025 la data nella quale teoricamente tutte le coperture presenti in Lombardia dovrebbero essere rimosse.

4 pensieri su “Amianto: in Lombardia, al via la nuova mappatura

  1. sarebbe interessante, oltre che monitorare, anche provvedere di conseguenza una volta tanto, prevedendo per Legge che anche i Comuni abbiano l’obbligo di rimuovere l’amianto se non lo fanno i proprietari. Mia madre convive con un tetto di amianto vecchio di 60 anni ma sembra che non interessi a nessuno

  2. esiste un numero al quale segnalare presenza di amianto nei tetti? ne abbiamo uno di fronte che oltretutto si sta sfaldando, il che ci insegnano essere di grande pericolosità

    1. In Lombardia, la presenza di coperture o manufatti in amianto deve essere segnalata all’ATS (ex ASL) locale. Per valutare lo stato di degrado e pericolosità delle strutture in amianto, è possibile richiedere un sopralluogo sempre a ATS e/o al Comune, oppure rivolgersi a uno dei laboratori, privati e pubblici, riconosciuti dal Ministero della Salute in possesso dei requisiti minimi per le attività analitiche sull’amianto (http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1790&area=Sicurezza%20chimica&menu=amianto).
      La rimozione deve essere effettuata da aziende specializzate, secondo le prescrizioni di ATS. Qualora si ravvisasse un mancato rispetto delle stesse, le segnalazioni devono essere inoltrate alle ATS o, in alternativa, a Comune o Polizia locale.

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