Glifosate: primi dati su acque superficiali e potabili in Emilia-Romagna

Arpae ha iniziato il monitoraggio del glifosate e del suo metabolita Ampa (acido aminometilfosfonico) nelle acque superficiali dell’Emilia-Romagna a partire da giugno 2018. Circa 200 i campioni di acque superficiali analizzati (fluviale e lacustre) e, dal 1° ottobre, altri 100 di acque potabili afferenti alla rete di distribuzione.

La scelta dei punti di controllo è stata effettuata in base alla tipologia del corso d’acqua, alle pressioni ambientali e alla significatività delle stazioni rispetto alla rete di potabilizzazione. Circa altre 100 determinazioni sono state effettuate su punti della rete di controllo delle acque potabili.


Gli esiti dei controlli mostrano la presenza in particolare di Ampa nelle acque superficiali (vedi risultati acque superficiali). Si tratta di dati preliminari e va tenuto presente che, ai fini della classificazione dei corpi idrici, è necessario avere almeno un anno intero di monitoraggio. Nel 2019, sulle acque superficiali, il monitoraggio annuale sarà condotto secondo programmi già condivisi con la Regione.

Sulle acque potabili non è stata riscontrata alcuna traccia di glifosate e del suo metabolita Ampa, a ulteriore riprova dell’efficacia dei processi di potabilizzazione(vedi risultati acque potabili).

L’impegno di Arpae continua non solo sul monitoraggio, ma anche nell’approfondire le conoscenze sul profilo tossicologico del gliofosate e delle molecole correlate, in collaborazione con il ministero della Salute e altre istituzioni europee e internazionali, nell’ottica della prevenzione per la tutela della salute e dell’ambiente.

La Regione Emilia-Romagna promuove da tempo sistemi agricoli a ridotto impatto ambientale: l’agricoltura biologica e la produzione integrata.
Nel 2018 attraverso il Piano di sviluppo rurale e l’Organizzazione comune dei mercati (Ocm ortofrutta) la promozione dell’agricoltura biologica ha determinato un investimento di 29 milioni di euro e ha interessato 126.522 ettari… Continua a leggere

Altre risorse


Un pensiero su “Glifosate: primi dati su acque superficiali e potabili in Emilia-Romagna

  1. Complimenti per esservi attrezzati per la ricerca del glifosate.
    Rassicuranti gli esiti sulle acque potabili.
    Due osservazioni.
    Sarebbe opportuno chiarire meglio il ruolo di ARPAE nella collaborazione su approfondimento del profilo tossicologico con il Ministero della Salute. Quali sono gli obiettivi, quali i tempi ed i prodotti attesi di questi studi? Perchè non vengono approfonditi i profili ecotossicologici con il Ministero dell’Ambiente? Visto che è facile stimare che il 50% dei corpi idrici italiani è fuori standard per il glifosate. Non ne faccio una colpa ad ARPAE, è solo per porre la domanda al SNPA.
    La Regione Emilia è fra le pochissime in Italia che si è posta obiettivi di riduzione d’uso di alcune sostanze fra cui il glifosate. Vorrei conoscere se nel 2018 è stato apprezzata una diminuzione dell’uso di glifosate in kg/ha, se si quanto e su quali informazioni si è fatto e si farà riferimento per valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.