L’inquinamento atmosferico e la nostra salute

La Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e la Regione Lombardia organizzano il convegno internazionale Respirami3, che si terrà a Milano dal 24 al 26 gennaio 2019. Il convegno è in lingua inglese, la partecipazione è gratuita, occorre registrarsi su http://www.respirami.it/do-index.php

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L’inquinamento atmosferico ambientale è uno dei più importanti fattori di rischio globali per morbilità, disabilità e mortalità. Poiché questo rischio colpisce un enorme numero di aree urbane ad alto reddito e nei paesi a basso reddito, le sue conseguenze sulla salute sono enormi, visto che si stimano almeno 7 milioni di morti premature dovute all’inquinamento atmosferico, secondo studi epidemiologici dell’OMS.

Vivendo in una delle aree più inquinate del mondo (la Pianura Padana) insieme agli epidemiologi della Regione Lazio (guidati da Francesco Forastiere) e all’ex membro dell’OMS (Michal Krzyzanowski), la Fondazione IRCCS ha scelto, per la prima volta nel 2015, di organizzare un seminario internazionale indipendente chiamato RespiraMi, con l’obiettivo di riunire gli esperti mondiali più illustri e chiedere loro di presentare i loro dati più recenti e in gran parte non pubblicati sui progressi della scienza per affrontare il problema globale dell’inquinamento atmosferico all’aperto e indoor, nel cornice di un seminario di due giorni.

La terza edizione del Seminario 2019 (RespiraMi 3) riunisce una squadra distinta di relatori esperti dei 4 continenti del mondo che porrà un’enfasi speciale sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sui gruppi più deboli di cittadini: i bambini, le donna incinta, gli anziani, le persone più povere, nonché alla crescente evidenza che l’inquinamento atmosferico è una causa della più comune, crescente e devastante malattia neurodegenerativa (Alzheimer).

Il seminario si occuperà di nuovo anche degli effetti di misure che vengono applicate in paesi altamente inquinati come la Cina, la Polonia e anche l’Italia per mitigare gli effetti deleteri degli inquinanti atmosferici all’aperto e al chiuso.

Infine, un’enfasi speciale verrà data ai dati recenti che dimostrano in modo convincente che vivere, lavorare e andare a scuola in aree più ricche di verde riducono la mortalità complessiva (in particolare di cancro e malattie cardiopolmonari), e permette anche ai bambini di ottenere migliori risultati di apprendimento rispetto a quelli che vivono e vanno a scuola in aree prive di verde.

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