Il monitoraggio delle frane in Piemonte

Le informazioni che Arpa Piemonte raccoglie sono inserite nella Banca dati geologica e messe a disposizione del pubblico attraverso il SIFRAP (Sistema Informativo sulle FRAne in Piemonte) sul Geoportale dell’Agenzia con un aggiornamento settimanale. 

Le forme del paesaggio e dei rilievi nel territorio piemontese, per le caratteristiche geologiche e per il clima della regione, sono in rapida evoluzione; i processi di modellamento naturale modificano il territorio rapidamente, in modo particolare in occasione di eventi alluvionali. Sui versanti, in ambiente alpino o collinare, i principali processi naturali di modellamento sono i movimenti franosi, che si attivano principalmente per gravità.

Arpa Piemonte, mediante il Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali, si occupa dello studio e del monitoraggio dei fenomeni franosi e implementa il Sistema Informativo Frane in Piemonte (SIFraP),  che nasce come estensione del Progetto Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI, 2002-2005), con l’obiettivo di integrare, sviluppare e aggiornare costantemente la base dati relativa ai fenomeni franosi in Piemonte.

La banca dati è alimentata attraverso il rilievo sul terreno a seguito di eventi alluvionali, lo studio foto-interpretativo di voli aerei relativi a differenti periodi, il recupero e la verifica di dati d’archivio ed è resa disponibile attraverso il Geoportale dell’Agenzia.

Il sistema prevede tre livelli di approfondimento che dipendono dalle conoscenze disponibili:

I livello – informazioni di base

II livello – informazioni dettagliate

III livello – monografie approfondite

In totale sono state perimetrate circa 36.000 frane su tutto il territorio regionale al primo livello di approfondimento, mentre per 670 fenomeni sono disponibili le schede di dettaglio al secondo livello. Per circa una decina di fenomeni, generalmente monitorati da Arpa Piemonte, sui quali è disponibile una grande mole di informazioni, sono state realizzate delle monografie di maggior approfondimento.

Arpa Piemonte emette tre bollettini con diversa frequenza:

  • Il “bollettino ReRCoMF”, trasmesso alle amministrazioni, che fornisce un quadro d’insieme, complessivo e aggiornato a scala regionale, della situazione dei fenomeni monitorati dalla rete ReRCoMF e che contiene l’elenco dei fenomeni franosi monitorati con associati i relativi cinematismi. Per ogni sito viene fornita la stima di precipitazione infiltrata nel suolo per un intervallo temporale rappresentativo. Il bollettino ReRCoMF viene emesso tutto l’anno, di norma con frequenza mensile, e viene diffuso attraverso i canali in uso per la trasmissione dei documenti facenti parte del sistema di allertamento regionale, come prevede la normativa in vigore.
  • Il bollettino di probabilità di attivazione di scivolamenti traslativi/rotazionali, che viene emesso con frequenza mensile da novembre a maggio. Per la valutazione della probabilità di attivazione di scivolamenti traslativi/rotazionali che interessano le Langhe e le colline alessandrine, il Centro Funzionale di Arpa Piemonte ha realizzato il modello denominato TRAPS, basato sulla relazione tra fenomeni di scivolamento storici e precipitazioni critiche ad essi associate. 

Per saperne di più:

– Sul sito di Arpa Piemonte

geologia e dissesto

sistema regionale di allertamento

quadro di sintesi rischio idrogeologico

– Video 

I processi di modellamento del territorio              

La geologia del Piemonte                                      

Il monitoraggio delle frane                                      

Previsione e monitoraggio dei rischi naturali    

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