Mare, sul delta del Po i delfini fanno compagnia ai biologi di Arpa Veneto

Il monitoraggio dello stato delle acque e i rilevamenti sulla presenza di delfini sono tra le attività che Arpa Veneto svolge lungo la costa veneta.

29 stazioni di monitoraggio per le acque marino costiere, distribuite lungo la costa veneta da 500 m fino a 8 km dalla costa, sono oggetto di monitoraggi della matrice acqua ai sensi della Direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE). Oltre al prelievo di campioni d’acqua per l’analisi di nutrienti, clorofilla ‘a’ e fitoplancton, vengono eseguiti rilievi mediante sonda multiparametrica e osservazioni con telecamera subacquea della colonna d’acqua e del fondale marino per evidenziare la presenza o meno di aggregati mucillaginosi.

L’interpretazione dei dati rilevati dalla sonda multiparametrica – temperatura, salinità, ossigeno disciolto, ph, clorofilla e torbidità – permette di evidenziare già in campo la presenza di particolari fenomeni. Tra questi, le fioriture fitoplanctoniche, situazioni tipiche del periodo primaverile-estivo, caratterizzate da valori di clorofilla superiori a 10 µg/l e valori di ossigeno disciolto superiori al 170%, e l’inversione termica riscontrabile in autunno in cui l’acqua superficiale è più fredda di quella al fondo.

I risultati dei rilievi effettuati durante le campagne di monitoraggio sono sinteticamente presentati nei bollettini InforMare, insieme ad eventuali informazioni aggiuntive quali l’avvistamento di delfini, tartarughe o meduse. Pubblicato in italiano ed in inglese sul sito dell’Agenzia al termine di ciascuna campagna di monitoraggio, il bollettino fornisce all’utente un’istantanea dell’ambiente marino costiero del Veneto. Oltre ai dati in forma tabellare, il bollettino contiene le mappe di distribuzione di temperatura, salinità e ossigeno disciolto che consentono una visione d’insieme della situazione dei parametri ambientali nei diversi tratti della costa veneta.

La dinamica dell’ecosistema marino è comunque molto complessa e il bollettino InforMare costituisce un primo livello di comunicazione; solo lo studio congiunto dei dati rilevati in campo, dei risultati analitici dei campioni raccolti e dell’evoluzione nel tempo dei vari parametri, permette una valutazione complessiva e approfondita dello stato del mare. Tale approfondimento viene reso disponibile nei rapporti annuali sullo stato delle acque marino costiere.

A partire da giugno Arpa Veneto ha il compito di controllare le popolazioni di mammiferi marini, in particolare la specie Tursiops truncatus, presenti nell’area marina del Veneto fino alle 12 miglia dalla costa. L’attività è finalizzata all’implementazione della Marine Strategy, la Direttiva Europea Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino, sulla base di accordi con la Regione Veneto, Arpa Emilia Romagna e il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare.

Dutrante la prima campagna dell’anno sono stati avvistati i primi esemplari, come si vede nella foto, che hanno fatto capolino l’11 giugno, di fronte alla foce del Po di Pila, 12 km a est di Punta della Maestra.

L’identificazione degli esemplari e la definizione delle dimensioni della popolazione sono due elementi fondamentali per poter applicare efficaci misure di conservazione per ridurre le potenziali minacce per la specie. Nel dettaglio i delfini devono essere identificati con riprese fotografiche, in grado di individuare segni distintivi permanenti presenti sul corpo.

Le attività vengono effettuate in collaborazione con l’associazione APS Dolphin Biology and Conservation, specializzata nello studio dei cetacei, in sessioni di ricerca, su un’area di mare pari a circa 3000 km quadrati.

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