Analisi e previsione delle ondate di calore in Veneto

Le ondate di calore rappresentano un rischio socio-sanitario che Arpa Veneto aiuta a gestire con l’emissione di una previsione sul disagio fisico da giugno a settembre.

La definizione di “ondata di calore” non è univoca, varia da zona a zona in relazione alle caratteristiche climatiche locali.

In generale con ondata di calore s’intende una situazione meteorologica anomalmente calda per un periodo prolungato, che può mettere in crisi la termoregolazione corporea per la difficoltà di eliminare il calore in eccesso. A rischio sono soprattutto anziani, bambini, persone con patologie cardiovascolari e respiratorie, obesi, persone con disturbi mentali e soggetti dipendenti da alcol e droghe. Inoltre, può causare problemi psicologici/sociologici (situazioni climatiche disagevoli causano stress), interruzioni dell’erogazione dell’elettricità (per aumento dell’uso dei sistemi di raffrescamento), aumento del rischio di incendi.

E’ possibile quantificare il grado di benessere/disagio in relazione alla combinazione di più fattori ambientali (temperatura, umidità, vento ecc) tramite gli indici di calore, senza dimenticare che a parità di condizione meteorologica le reazioni fisiche sono del tutto soggettive.

In Veneto le ondate di calore vengono valutate analizzando gli indici di calore Scharlau e Humidex.

Scharlau definisce sperimentalmente, in assenza di vento, le temperature limite dell’aria in relazione all’umidità atmosferica oltre le quali una persona media e sana accusa disagio sia per quanto riguarda il freddo sia per quanto riguarda il caldo; l’indice di Scharlau è la differenza tra temperatura limite e temperatura effettiva e può essere classificato nel seguente modo:

Humidex combina i valori di temperatura ed umidità in un numero che riflette la temperatura percepita; sono previste le seguenti categorie:

Il calcolo è basato su studi del Servizio Meteorologico Canadese, in Veneto le categorie precedenti sono state così adattate:

Ogni anno dal 1 giugno al 15 settembre ARPA Veneto emette quotidianamente una previsione del Disagio fisico prevalente e della qualità dell’aria in relazione ai livelli di Ozono per le quattro zone climatiche che caratterizzano il Veneto dal punto di vista del caldo estivo (figura 1).

Figura 1 – Zone climatiche in Veneto

 

 

 

 

 

 

Per quanto riguarda il disagio fisico prevalente, determinato come media aritmetica del disagio fisico verificatosi nelle varie ore del giorno, sono previste 3 classi: assente, debole/moderato, intenso. Per ciascuna delle quattro zone climatiche che caratterizzano il Veneto dal punto di vista del caldo estivo, l’ondata di calore va decretata quando gli indici salgono al livello di “disagio fisico intenso” per almeno due giorni consecutivi. Gli indici di Scharlau e Humidex danno indicazioni coincidenti sul verificarsi o meno delle ondate di calore, ma non sempre sono concordi sul giorno d’inizio e di fine. Per ovviare a questo problema si è scelto di aggiungere il concetto di “notte tropicale”; in sostanza, l’ondata di calore inizia quando le temperature minime smettono di scendere sotto i 20 °C e termina quando tornano a scendere sotto i 20 °C.

Per quanto riguarda la qualità dell’aria si fa riferimento alla normativa vigente (d.l. 183/2004), la quale in base alle concentrazioni di Ozono distingue le classi: buona (< 120 μg/m3), discreta (120-180 μg/ m3), scadente (180-240 μg/ m3), pessima (> 240 μg/ m3); operativamente le classi “buona” e “discreta” sono accorpate nella classe “buona/discreta”.

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