AssoArpa, il presidente Marchesi fa il punto sulle prospettive dell’associazione

In occasione dell’Assemblea dell’Associazione che ha approvato il bilancio 2017, Luca Marchesi ha tracciato un bilancio delle attività svolte nel 2017 e delineato quali saranno gli impegni per il futuro, alla luce di un riposizionamento necessario con la costituzione del Snpa. Proponiamo qui un estratto della sua relazione.

Commentare il conto consuntivo dell’Associazione offre, come sempre, l’occasione di tracciare un bilancio, non solo finanziario, dell’esercizio appena concluso e allo stesso tempo di gettare uno sguardo retrospettivo a quanto abbiamo realizzato durante questo mandato associativo.

Guardando ai tre anni appena trascorsi, credo che dobbiamo riconoscere che è stata fatta davvero molta strada e che possiamo essere orgogliosi dei risultati che abbiamo ottenuto.

Senza dubbio il 2017 è stato un anno impegnativo. È stato il primo anno di vigenza della legge 132, entrata in vigore il 14 gennaio dopo una gestazione lunghissima e complicata, in cui l’Associazione ha avuto – come noto – un ruolo fondamentale, diretto e risolutivo, in contesti formali e informali; e ciò in specie nella fase conclusiva che si è positivamente conclusa con l’approvazione della norma. Un fatto, questo, che credo non dobbiamo dimenticare né stancarci di rivendicare con orgoglio.

Tutte le Agenzie, infatti, sono state protagoniste in questo importante passaggio, sia all’interno dei momenti associativi – nelle audizioni parlamentari e nel lavoro con il Governo – sia poi all’interno del neocostituito Consiglio SNPA. Siamo riusciti a fare sintesi delle diverse posizioni, rinunciando un po’ tutti a qualcosa, al fine di far decollare il Sistema nel suo complesso. Di questo credo dobbiamo essere molto soddisfatti, sia pur nelle more di una fase attuativa, certamente ancor più complessa e delicata, che ci impegnerà fortemente e ai cui aspetti di criticità dovremo ancora fortemente dedicarci.

E non posso non sottolineare come anche nel delicato momento di rinnovamento degli Organi di ISPRA, nonché all’avvio dei lavori del Consiglio, con la scrittura dei regolamenti e la costituzione dei TIC, AssoArpa abbia svolto un ruolo importante nel garantire equilibrio, funzionalità e continuità. Ciò anche grazie alla scelta, che almeno in questa fase “costituente” credo si sia rivelata lungimirante e corretta, di affidare al Presidente dell’Associazione anche il compito di Vicepresidente del neonato Sistema SNPA.

Nel corso del 2017 si è, inoltre, consolidato il ruolo di AssoArpa nell’organizzazione dei momenti di formazione dedicati sia alle dirigenze strategiche sia al personale tecnico e amministrativo delle Agenzie. Possiamo anzi dire che, grazie ad AssoArpa, la richiesta di momenti formativi organizzati in condivisione tra più Agenzie è sicuramente aumentata, in virtù anche di una ormai consolidata capacità organizzativa.

Molto ampia è stata l’attività connessa a temi amministrativi, ma anche più strettamente tecnici, anche in preparazione a momenti di espressione istituzionale nell’ambito del Consiglio SNPA.

Riguardo a tutto ciò e a valle della compiuta definizione della nuova architettura delle relazioni Stato-Regioni-SNPA, per effetto delle riflessioni e del lavoro svolto, appare inoltre sempre più evidente quanto possa essere utile che le Agenzie si muovano in futuro in maniera sempre più coordinata, al fine di semplificare e facilitare l’esame di documenti di vario genere, in primisda parte delle Regioni prese singolarmente e successivamente in sede di Conferenza dei Presidenti. Questa è forse una delle aree di lavoro e riflessione che più ha alimentato il dibattito sul futuro dell’Associazione.

Molto importante è stato altresì, più in generale, il supporto che AssoArpa ha garantito alle Agenzie associate, su varie tematiche. Tale genere di attività di supporto non è stata fino ad oggi praticata in maniera sistematica, ma rientra certamente e appieno negli scopi associativi, nonché nelle attività di “osservatorio” della normativa prevista nei nostri programmi. È certamente una delle dimensioni di sviluppo più interessanti che dovranno essere ulteriormente esplorate, partendo dall’esperienza molto positiva del Protocollo di intesa con ARPA Basilicata.

Il 2017, però, è stato anche l’anno in cui ha preso il via la riflessione, non ancora conclusa, sull’AssoArpa del futuro, ovvero su cosa vogliamo che l’Associazione diventi, sul suo posizionamento strategico nei diversi contesti e soprattutto su quello che riteniamo possa essere il suo ruolo all’interno del nascente SNPA.

La riflessione oggi si impone, infatti, come ineludibile, né potrebbe essere altrimenti. La legge 132/2016 ha profondamente innovato il quadro di riferimento in cui ci muoviamo. E l’avvio della nuova Legislatura non potrà che accelerare un processo di profonda riforma della governance ambientale del Paese, i cui prodromi si sono già visti nella Legislatura precedente, una delle più significative della storia della Repubblica, dal punto di vista della produzione normativa e delle novità intervenute.

Credo sia stato ribadito ormai più volte, ma lo faccio anche in sede di consuntivo 2017: il ruolo di AssoArpa è complementare e non alternativo, né tanto meno oppositivo a quello del SNPA. Né potrà mai esserlo. Sarebbe andare contro la legge, contro il buon senso, ma soprattutto contro quello in cui crediamo e per il quale stiamo lavorando tutti insieme: dotare il Paese di un sistema armonico ed avanzato di confronto con la complessità dei temi ambientali e di risposta a problemi comuni e/o di scala sovraregionale. Un Sistema all’altezza delle sfide del presente e del futuro.

Ed è la stessa entrata in vigore della legge 132/2016, lo stesso ridisegno in corso dell’architettura istituzionale del sistema dei controlli e della conoscenza ambientale, con i mutati rapporti tra Stato e Regioni, a rendere ancor più importante, strategico e necessario il ruolo delle Agenzie e dunque della nostra Associazione.

Sarà oltremodo importante pensare, in particolare, ad individuare un modo più specifico con cui l’Associazione debba relazionarsi con le Regioni. Ma si dovrà anche pensare a forme di “apertura” delle nostre attività, in particolare nei confronti di Ispra ma potenzialmente anche ad altri soggetti, sui temi di comune interesse, in particolare quelli riferiti ad organizzazione, amministrazione, programmazione, prevenzione della corruzione, obblighi di trasparenza, management. È su questi argomenti che dovrà focalizzarsi fortemente in futuro l’attività associativa, senza sovrapposizioni con i momenti istituzionali che trovano espressione nelle attività del Piano triennale SNPA e nell’attività dei TIC; oltre naturalmente che sulla formazione interna ed esterna (una prospettiva questa molto interessante ed importante), nonché sulla già citata attività di rappresentanza degli interessi specifici di taglio regionale.

La “Carta di Aosta”, alla quale stiamo lavorando come documento riassuntivo della nostra riflessione nell’ambito della recente Winter School 2018 – documento su cui andremo ad impostare la revisione statutaria, la prossima programmazione delle attività e il futuro posizionamento strategico dell’Associazione – sarà il luogo concettuale dove tutto questo andrà espresso con chiarezza.

Buon lavoro a tutti e ad maiora!

Luca Marchesi

La relazione in versione integrale >

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