L'impatto ambientale delle acciaierie sulla qualità dell'aria

Pubblicato il report finale del “Progetto per la valutazione degli impatti sulla qualità dell’aria provocati dagli stabilimenti di produzione dell’acciaio” condotto da Arpa Valle d’Aosta, Arpa Umbria e Arpa Veneto, con l’obiettivo di valutare l’impatto ambientale sull’inquinamento atmosferico provocato dalle emissioni degli stabilimenti di produzione dell’acciaio localizzati ad Aosta, Terni e Vicenza.

Gli stabilimenti industriali presi in considerazione hanno caratteristiche comuni sia perché localizzati in diretta prossimità delle zone residenziali delle rispettive città, sia perché caratterizzati dalla produzione di acciai speciali ad alto contenuto di nichel e cromo.
Il progetto ha previsto la conduzione di un monitoraggio della qualità dell’aria e delle deposizioni atmosferiche di durata pari a un intero anno solare condotto in parallelo nelle tre città. I monitoraggi sono stati condotti secondo un protocollo di misure comune, particolarmente mirato alla determinazione dei microinquinanti (metalli, diossine, IPA).
I siti di monitoraggio sono stati individuati sulla base di studi di simulazione modellistica al fine di garantire la confrontabilità dei livelli di ricaduta delle emissioni nei punti di misura.
Nell’ambito del progetto è stato individuato un metodo per la quantificazione delle emissioni diffuse di polveri degli stabilimenti di produzione dell’acciaio sulla base della tecnica del Reverse Dispersion Modelling, incrociando le misure di deposizione atmosferica con gli studi modellistici.
Il progetto si propone come una prima esperienza di confronto e di integrazione di tecniche e di competenze diverse con l’obiettivo di attivare e sviluppare nuove sinergie tra le Arpa regionali finalizzate a mettere a punto tecniche efficaci e a individuare criteri comuni per la valutazione degli impatti ambientali delle acciaierie in relazione all’applicazione delle migliori tecniche disponibili.
I risultati del progetto verranno illustrati in un convegno che si terrà ad Aosta nel corso del 2018.
Report finale >Protocollo di monitoraggio >

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