Incendio ad Alcamo (TP): modello di dispersione delle polveri per campionare le ricadute al suolo

L’articolo presenta il modello di dispersione delle polveri sospese totali per il campionamento delle ricadute al suolo, a seguito di incendio avvenuto in un deposito per il trattamento di rifiuti non pericolosi da raccolta differenziata e indifferenziata.

Il 30 luglio 2017, nel Comune di Alcamo (TP), presso un impianto autorizzato per il trattamento polifunzionale dei rifiuti non pericolosi da raccolta differenziata e indifferenziata, si è sviluppato un incendio di vaste proporzioni,  durato 26 ore.

Le fiamme hanno interessato varie parti dell’impianto, ed in special modo il capannone adibito allo stoccaggio della plastica, la platea per la raccolta del cartone e la platea per la raccolta del legname.

Arpa Sicilia ha predisposto uno studio con lo scopo d’individuare le aree maggiormente interessate dalle ricadute di sostanze inquinanti rilasciate in atmosfera dall’incendio. In base alle analisi condotte sui campioni di aria raccolti dai tecnici della Struttura territoriale ARPA Sicilia di Trapani, dalla sorgente dell’incendio sono state liberate varie sostanze inquinanti, tra cui diossine e furani.

La stima delle emissioni inquinanti è stata condotta sulla scorta della consultazione di studi di settore incardinati su analoghe vicende incidentali, e con riguardo ai quantitativi di rifiuto speciale stoccato al momento dell’incendio (650 t).

Al momento dell’incendio nello stabilimento, la cui estensione è pari a circa 23000 mq, si trovavano ammassati in boxes esterni al capannone principale: 100 t gommapiuma, 250 t carta e cartone, 100 t nylon e plastica, 100 t legno ed inoltre 100 t di pneumatici raccolti all’interno di un cassone metallico scoperto.

I quadri di diffusione degli inquinanti sono stati ricostruiti con risoluzione oraria, utilizzando con la catena modellistica lagrangiana CALMET-CALPUFF-CALPOST.

Sulla scorta di quanto riportato nel presente studio è stato possibile orientare le attività di campo dei tecnici della ST ARPA di Trapani, per il corretto prelievo di campioni di terreno in aree soggette alle ricadute delle diossine e dei furani.

Le analisi eseguite presso il laboratorio della Struttura territoriale ARPA Sicilia di Palermo hanno evidenziato che i livelli di concentrazione degli inquinanti esaminati risultano inferiori ai limiti previsti dal D.Lvo 152/06 in tutti i campioni esaminati.

A cura di: V. Infantino, G. Madonia, S. Caldara – Direzione Generale ARPA Sicilia

Per informazioni: gmadonia@arpa.sicilia.it

Vedi lo studio modellistico completo >

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