Salviamo il Capovaccaio, Ispra nel progetto italo-spagnolo

Conosciuto anche come Egyptian vulture, il piccolo avvoltoio è una delle specie a maggior rischio di estinzione nell’ambito dell’avifauna italiana. Presentato ufficialmente a Roma il progetto Life Nature per la conservazione del capovaccaio in Italia e nelle Isole Canarie.Tradizionalmente la specie ha sempre nidifico nelle regioni dell’Italia centro- meridionale, dove oggi sopravvivono solo una decina di coppie. In Italia il progetto si svilupperà in Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, mentre in Spagna avrà come location le isole di Fuerteventura e Lanzarote nell’Arcipelago delle Canarie (Spagna), dove è presente una sottospecie chiamata “guirre”, anch’essa bisognosa di particolare (sono rimaste solo circa 60 coppie). Sia la popolazione italiana che quella delle Isole Canarie sono colpite da varie problematiche, alcune delle quali identiche, ragione per la quale una sinergia tra i due paesi potrà essere d’aiuto per trovare ed applicare le soluzioni più adeguate.

Ispra, in particolare il centro di Ozzano dell’Emilia, ha maturato negli anni esperienze specifiche sul Capovaccaio. A partire dal 2004 ha fornito supporto tecnico-scientifico alle operazioni di rilascio effettuate a scopo sperimentale dal Centro Rapaci Minacciati, che ha sede sul Monte Amiata in provincia di Grosseto. Ha coordinato la stesura del piano d’azione nazionale e redazione del piano (2007-2009 ) e  del piano d’azione europeo (2008), partecipando, inoltre, alle istruttorie per la ridefinizione dello stato di conservazione della specie a livello internazionale (2014). Nel 2016 Ispra ha organizzato un workshop tecnico per la definizione di una strategia di conservazione della specie in Italia (2016).

Nell’ultimo secolo la specie ha visto una drastica diminuzione della sua presenza in Europa. Anche se legalmente protetta in Italia dal 1977, non si è assistito
ad una ripresa delle popolazioni analoga a quella osservata nel caso di
altri uccelli da preda, come l’Aquila reale o il Falco pellegrino. Ciò probabilmente è legato a due fattori concomitanti: da un lato la popolazione
sopravvissuta in Italia era ormai giunta ad un livello numerico così
basso da avere una scarsa capacità di ripresa spontanea, dall’altro le misure
di tutela messe in atto non sono servite ad arrestare alcuni importanti fattori
di minaccia che agiscono sul Capovaccaio più che su altre specie.

Il Progetto Life ha una durata di cinque anni (ottobre 2017-settembre 2022) e prevede per l’Italia una partnership composta da e-distribuzione, Ispra, Federparchi, Regione Basilicata, Regione Puglia, mentre i partner spagnoli sono Gobierno de Canarias, Gesplan ed Endesa distribuzione (consorella di e-distribuzione). Numerose le associazioni che hanno garantito supporto al progetto.

Sia in Italia che nelle Canarie verranno effettuati estesi interventi sulle linee
elettriche, curati da e-distribuzione e da Endesa distribuzione, affinchè i capovaccai possano posarsi in tutta sicurezza su pali e tralicci delle linee elettriche. Ispra, in particolare, curerà il censimento e monitoraggio della popolazione peninsulare di capovaccaio e la sorveglianza delle aree di nidificazione, coordinerà la riproduzione ex-situ e le operazioni di rilascio e monitoraggio di capovaccai nati in cattività, gestirà due siti di alimentazione
supplementare (in Calabria e Sicilia) e contribuirà in maniera rilevante alle attività di networking.

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