Arpae Emilia-Romagna, 11 progetti europei attivi e 23 conclusi

Per le Agenzie ambientali la partecipazione a progetti nell’ambito di Programmi europei è un’opportunità per svolgere attività finalizzate a obiettivi locali di miglioramento, allineandoli a quelli europei. I Programmi di maggior interesse per Arpae sono Life, Horizon 2020 e gli Interreg. A oggi Arpae collabora a 11 progetti per un budget di oltre 4 milioni di euro.

Sin dalla sua istituzione nel 1996, Arpae Emilia-Romagna partecipa e realizza progetti finanziati dall’Unione europea poiché, in campo ambientale, sono molteplici gli ambiti di convergenza fra le attività che l’Agenzia svolge sul territorio regionale e le strategie promosse dall’Unione europea; attraverso lo stanziamento di fondi specifici, la progettazione europea fornisce un’ottima opportunità ad Arpae per svolgere attività finalizzate al raggiungimento dei propri obiettivi, allineandoli al contempo a quelli europei. Nella sola programmazione 2007-2013 Arpae ha preso parte a 23 progetti, tutti conclusi dal punto di vista tecnico.
I programmi che risultano di maggior interesse per Arpae sono Life (per il quale l’Ue stanzia un budget complessivo di circa 3,5 miliardi di euro), Horizon 2020 (81 miliardi) e gli Interreg (Cooperazione territoriale europea, 9 miliardi).

Ambiente e cambiamento climatico, il Programma europeo Life
Life è lo strumento di finanziamento per l’ambiente e il cambiamento climatico. L’obiettivo generale di Life è contribuire all’attuazione della legislazione e della politica ambientale e climatica dell’Unione; le due aree prioritarie sono Ambiente e Cambiamenti climatici (CC). Al momento, nell’ambito del programma Life 2014-2020, i tecnici di Arpae collaborano alla realizzazione dei seguenti progetti:
Primes, acronimo di Preventing flooding risks by making resilient communities, ha il duplice scopo di:
1. omogenizzare le procedure, i dati e gli strumenti per la gestione del rischio idraulico e costiero tra le Regioni Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, anche attraverso la realizzazione di un portale web comune che metta a sistema le informazioni disponibili
2. sviluppare un’attività di comunicazione capillare su aree pilota delle tre regioni (http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/life-primes)

RainBo si propone di fornire alle amministrazioni una piattaforma digitale come supporto decisionale per l’adozione una strategia di adattamento locale e per l’incremento della resilienza del territorio, in situazioni di criticità idrogeologica e di eventi estremi legati al cambiamento climatico.

Biorest, acronimo di Bioremediation and revegetation to restore the public use of contaminated land si propone di:

  • dimostrare l´efficienza e l´economicità di un approccio di biorisanamento per i terreni inquinati da idrocarburi tramite l’aggiunta di batteri autoctoni ecologicamente adeguati e funghi, e il riutilizzo di sottoprodotti agro-alimentari locali;
  • ottimizzare i protocolli e linee guida per il biorisanamento che possono essere applicate con successo in altri scenari;
  • rivegetare il suolo decontaminato, ripristinando le sue caratteristiche ecologiche e funzionali e restituirlo ad un uso pubblico; (http://www.lifebiorest.com/)

Prepair acronimo di Po regions engaged to policies of air, mira a implementare e monitorare le misure di riduzione delle emissioni inquinanti previste dai piani regionali delle regioni della pianura padana e dall’Accordo di bacino e a valutare e ridurre il trasporto di inquinanti anche oltre il mare Adriatico.

Ricerca e sviluppo, il Programma Horizon 2020 (H2020)
Horizon 2020 ha sostituito il precedente VII Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo; i tre “pilastri” strategici cui fanno riferimento i bandi (call) di H2020 sono eccellenza scientifica, leadership industriale e sfide sociali. Al momento è in corso la realizzazione di quattro progetti:

Moses,  acronimo di Managing crop water saving with enterprise services si propone di sviluppare un sistema di supporto affinché i consorzi di bonifica e gli enti similari possano decidere l’uso dell´acqua irrigua in modo ottimale sia dal punto di vista dell´approvvigionamento che della distribuzione ai consorziati.

iScape, acronimo di Improving the smart control of air pollution in Europe, si pone l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni di carbonio nelle città europee, attraverso lo sviluppo di strategie sostenibili di mitigazione, l´adozione di specifiche politiche di governance e la realizzazione di iniziative finalizzate al cambiamento comportamentale dei cittadini. Facendo proprio il concetto Smart City (città intelligenti) e tramite l´uso di sensori a basso costo, il progetto iScape tenterà di coinvolgere i cittadini nell´individuazione di soluzioni alternative ai problemi ambientali esistenti, promuovendo la condivisione dei risultati con responsabili politici e pianificatori locali e fornendo soluzioni, supportate da prove scientifiche (Living lab), che possano portare a interventi operativi diretti.

Clara, acronimo di Climate forecast enabled knowledge services, è un progetto che, basandosi sui recenti progressi nella modellazione del clima nel contesto dei servizi Copernicus per i cambiamenti climatici (C3S), illustra i benefici veri e il valore economico delle previsioni climatiche a breve e lungo termine; e si propone di sviluppare ulteriormente i servizi climatici operativi per una più efficiente gestione delle risorse naturali e una migliore resilienza al cambiamento climatico.

Waterprotect, acronimo di Innovative tools enabling drinking water protection in rural and urban environments, si propone di diffondere un sistema efficace di contenimento/riduzione della contaminazione puntuale o diffusa delle acque sotterranee da pesticidi e nitrati utilizzati in agricoltura. In particolare, attraverso 7 casi-studio vengono approfonditi gli aspetti dell’impatto di tali inquinanti in 7 aree europee, diverse per condizioni pedo-climatiche, sistemi e tipologia di coltivazione. Il caso-studio Italia prevede la partecipazione di 3 soggetti locali (Arpae, Università Cattolica del Sacro Cuore, Associazione PiaceCiboSano, tutti con sede a Piacenza), Arpae provvederà a selezionare dati di contaminazione ambientale, sia attraverso dati storici, sia attraverso specifiche campagne di monitoraggio su acque superficiali e sotterranee della Val Tidone.

La programmazione per la cooperazione territoriale europea (Interreg)
A differenza dei programmi Life e H2020, finanziati da fondi diretti, la programmazione per la Cooperazione territoriale europea (Interreg) attinge ai fondi strutturali, volti allo sviluppo e all’integrazione fra le Regioni degli Stati membri su vari obiettivi tematici che comprendono, fra gli altri, il graduale passaggio alla low carbon economy, l’adattamento ai cambiamenti climatici con la prevenzione e gestione dei rischi connessi nonché l’incremento dell’efficienza delle pubbliche amministrazioni.

Al momento Arpae partecipa alla realizzazione di due progetti afferenti al programma Interreg Central Europe:
Proline-CE, acronimo di Efficient practices of land use management integrating water resources protection and non-structural flood mitigation experiences, ha come obiettivo l’attuazione delle strategie e dei piani di gestione della risorsa idrica già esistenti per renderli una realtà concreta, cui attingere facilmente per reperire dati e metodologie anche ai fini di mitigazione del rischio di alluvioni.

Awair-CE acronimo di Environmental integrated, multilevel knowledge and approaches to counteract critical air pollution events, improving vulnerable citizens quality of life in Central Europe functional urban areas si propone di rafforzare le capacità delle amministrazioni locali nel contrastare gli eventi estremi dell’inquinamento atmosferico e i loro effetti sulla qualità della vita e della salute dei cittadini attraverso politiche da applicare a scala locale. Quest’ultimo progetto sarà operativo a partire dal prossimo primo settembre.

Arpae è stata inoltre coinvolta nella realizzazione di un progetto Erasmus, programma finalizzato allo scambio di esperienze e conoscenze tra studenti.  L’obiettivo del progetto European students’ climate report è affrontare le problematiche relative al cambiamento climatico e al riscaldamento globale coinvolgendo il mondo della scuola (istituti superiori di secondo grado) e i tecnici operativi sul territorio. Gli studenti hanno il compito di coinvolgere poi a livello locale e, se possibile, non solo, i politici, gli imprenditori e i cittadini con opportune iniziative. A fine progetto è prevista l’elaborazione da parte degli studenti di ciascun paese partner (Italia, Francia, Svezia, Grecia e Slovacchia) di un “rapporto sul clima” centrato sugli impatti locali del cambiamento climatico.

A oggi i progetti finanziati dall’Unione europea attivi in Arpae sono undici:
– 4 afferenti al Programma Life
– 4 a Horizon2020
– 2 al Programma Interreg Central Europe
– 1 rientrante in Erasmus
Complessivamente il budget dei progetti supera i quattro milioni di euro ed è previsto un contributo dell’Unione europea di quasi tre milioni.

A cura di Barbara Ramponi, Arpa Emilia-Romagna

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