Contaminazione ambientale da pesticidi: l’attività di Arpa Basilicata

L’uso dei pesticidi in agricoltura, in condizioni normali, produce un inquinamento di tipo diffuso, interessando vaste aree. L’esito delle analisi di Arpa Basilicata ha riscontrato sempre risultati nei limiti di accettabilità.

Il Servizio di Alta Specializzazione “Pesticidi “dell’Arpa Basilicata si occupa dell’esecuzione delle analisi chimiche finalizzate alla ricerca ed alla determinazione dei residui di pesticidi nelle acque destinate al consumo umano (D. Lgs. 31/2001 e s.m.i.) e nelle matrici ambientali come le acque superficiali, sotterranee e di invaso (D.Lgs. 152/06, D.M. 260/2010 e s.m.i.); a queste attività si aggiungono occasionalmente anche quelle relative alla ricerca e determinazione dei VOC (composti organici volatili, tra cui i trialometani) nelle acque potabili (D. Lgs. 31/2001 e s.m.i.).

I pesticidi, altrimenti definiti antiparassitari o fitofarmaci o agrofarmaci, sono per la maggior parte prodotti chimici di sintesi che vengono volontariamente aggiunti ai prodotti ortofrutticoli durante le fasi di produzione o di immagazzinamento allo scopo di realizzare un’efficace difesa dall’aggressione di parassiti o erbe infestanti che ridurrebbero i raccolti.

I principi attivi sono elencati in ordine alfabetico; per ogni sostanza è disponibile una scheda molto dettagliata, che contiene anche una possibile distribuzione ambientale secondo il modello previsionale di Mackay di livello I.

Codice Indicatore/indice DPSIR Unità di misura Fonte Copertura Spaziale Copertura Temporale Stato Attuale
PES1 Analisi residui di pesticidi in campioni di acque potabili ai fini del controllo di verifica S Microgr./Litro ARPAB Provincia di Matera 4 trimestre 2016 J
VOC1 Analisi VOC    (inclusi i trialometani) in campioni di acque potabili ai fini del controllo di verifica S Microgr./Litro ARPAB Provincia di Matera 4 trimestre 2016 K
PES2 Analisi residui di pesticidi in campioni di acque superficiali e/o di invaso e in campioni di acque sotterranee S Microgr./Litro ARPAB Province di Matera/Potenza 4 trimestre 2016 J

PES1: La ricerca dei residui di pesticidi nei campioni di acque potabili è richiesta dall’Azienda Sanitaria di Matera nell’ambito dei controlli di verifica, previsti dal D.Lgs. 31/2001, sulle acque destinate al consumo umano; tale controllo è effettuato prevalentemente sui serbatoi di distribuzione, occasionalmente anche sulle fontanine pubbliche. Nel corso del quarto trimestre le analisi sono state condotte su n. 17 campioni, (di cui  n. 17 campioni di acque potabili e n. 2 campioni di acque minerali provenienti dalla provincia di Potenza) in ciascuno dei quali sono stati determinati n. 32 parametri. L’esito delle analisi è risultato sempre nei limiti di accettabilità del D.Lgs. n. 31/2001 (acque potabili) e nei limiti di accettabilità dell’art. 6 del D.M. n.542 del 12/11/92 (acque minerali) limitatamente ai parametri determinati.

VOC1: La determinazione dei VOC (composti organici volatili), tra cui i trialometani ed il benzene, nei campioni di acque potabili è richiesta dall’Azienda Sanitaria di Matera nell’ambito dei controlli di verifica, previsti dal D.Lgs. 31/2001, sulle acque destinate al consumo umano; tale controllo è effettuato sui serbatoi di distribuzione e sulle fontanine pubbliche. Nel corso del quarto trimestre non sono stati conferiti campioni presso il laboratorio “Pesticidi” di Matera (le analisi sui campioni prelevati sono state condotte presso il laboratorio strumentale di Potenza).

PES2: La ricerca dei residui di pesticidi nei campioni di acque superficiali, di invaso e sotterranee viene effettuata nell’ambito dei programmi di monitoraggio previsti dal D.Lgs. 152/06, dal D.M. 260/2010 e s.m.i..  Nel corso del quarto trimestre del 2016 ed in parte nel mese di gennaio 2017, le analisi sono state condotte in n. 33 campioni (di cui 11 campioni di acque sotterranee e 22 campioni di acque superficiali, prelevati dal Dipartimento ARPAB di Potenza, e pervenuti al laboratorio “Pesticidi” di Matera), nei quali non sono state riscontrate quantità rilevabili dei 32 principi attivi ricercati.
Nel corso del quarto trimestre del 2016 non sono state eseguite analisi di VOC anche a causa di un guasto allo strumento utilizzato. Per contro, al laboratorio “Pesticidi” di Matera sono pervenuti oltre ai campioni di acque superficiali e di invaso, anche campioni di acque sotterranee per la ricerca dei pesticidi.

La classificazione  dei pesticidi:

  • Rispetto all’azione svolta o al tipo di organismo bersaglio:
  • Insetticidi, fungicidi (o anticrittogramici), acaricidi, rodenticidi, nematocidi, erbicidi (o diserbanti), ecc. Sono esclusi i fertilizzanti, usati per la nutrizione delle specie vegetali coltivate o per migliorare la fertilità del terreno.
  • Rispetto alla composizione o natura chimica:
  • Organoclorurati, organofosforati, azotoorganici, carbammati, triazinici,ftalimmidici, ditiocarbammati, piretroidi, ecc.

Numero elevato di principi attivi e metaboliti da ricercare.
Le sostanze autorizzate in Italia sono oltre 300, che sommate ad altre 100 revocate forniscono un totale di oltre 400 composti da ricercare, appartenenti alle più svariate classi chimiche.

Impossibilità di disporre di laboratori sufficientemente attrezzati.
I laboratori più efficienti, ubicati soprattutto nel Centro-Nord sono in grado di indagare su 150-200 sostanze.

Necessità di concentrare le indagini sulle specie più a rischio.
Privilegiare controlli più mirati in dipendenza delle colture esistenti nelle varie regioni.

Uno sguardo alle metodiche analitiche in uso presso il laboratorio A.R.P.A.B. di Matera sulla matrice acqua. Il procedimento analitico, con tecnica multiresiduo, si articola in  tre o quattro fasi:

  1. Estrazione liquido-liquido dei possibili principi attivi dal campione con i solventi organici n-esano ed, eventualmente, anche con una miscela esano/diclorometano 85-15%; la miscela si è rivelata utile per estrarre altre due sostanze (a,b-endosulfan ed ethion), e per  raggiungere una LDA inferiore con una terza, il fenthion; la doppia estrazione viene usata con i campioni della diga di S.Giuliano;
  2. Anidrificazione degli estratti su solfato sodico e concentrazione a piccolo volume;
  3. Analisi finale gascromatografica con detector selettivi ECD ed FPD;
  4. Eventuale verifica in gascromatografia abbinata a spettrometria di massa, in caso di ritrovamento positivo.

Esempio di cromatogramma FPD per un campione di mele

L’ISPRA realizza il rapporto nazionale sulla  presenza di pesticidi nelle acque per  fornire su base regolare le informazioni sulla qualità della risorsa idrica rispetto ai rischi di tali sostanze. Il rapporto è il risultato di una complessa attività che coinvolge le Regioni e le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, che effettuano le indagini sul territorio e trasmettono i dati all’ISPRA, che a sua volta svolge un compito di indirizzo tecnico-scientifico e valutazione delle informazioni. Oltre ai dati statistici sulla presenza di pesticidi nelle acque, in termini di frequenza di ritrovamento e distribuzione delle concentrazioni, sono valutati i livelli di contaminazione ottenuti per confronto con i limiti di qualità ambientale stabiliti a livello europeo e nazionale.

Il rapporto esamina le situazioni più critiche di contaminazione, l’evoluzione della contaminazione e  la presenza di miscele di sostanze nei campioni.

Nel corso del 2016 sono stati analizzati complessivamente n. 149 campioni (per un totale di 4.152 parametri). Dall’esame dei dati raccolti risulta che nel corso dell’anno 2016 non sono emerse evidenze di contaminazione da pesticidi, anche se tale dato è riferito ad un numero limitato di principi attivi (n. 32
sostanze ricercate).

Il rapporto annuale per il 2016 realizzato dall’Arpa Basilicata è consultabile nel sito Web dell’Agenzia.

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