Crowdmapping per segnalare i rifiuti abbandonati

Rifiuti abbandonati, cassonetti pieni, rifiuti non differenziati, una iniziativa, SCATTOnetto, affinché ogni cittadino possa contribuire a migliorare la gestione dei rifuti urbani scattando una foto e pubblicandola on line.

L’abbandono di rifiuti in aree pubbliche o anche private, purtroppo, è sempre più diffuso. Si tratta di un’abitudine molto incivile ed in totale controtendenza con l’idea di recupero, riciclo e riuso dei rifiuti; in più, talvolta, può anche essere fonte di inquinamento ambientale ma sempre, sicuramente, determina un forte degrado ed un danno estetico, oltre che costi di igiene urbana anche molto elevati a carico della collettività.

L’iniziativa SCATTOnetto, primo progetto di crowdmapping di abbandono o cattiva gestione di rifiuti urbani nella provincia di Firenze, si muove in un’ottica di partecipazione e di cittadinanza attiva con la finalità di migliorare la gestione del servizio di raccolta rifiuti ed igiene urbana. Sono state centinaia le foto pubblicate in poco tempo.

I cittadini, attraverso le loro segnalazioni, mappano il territorio evidenziando situazioni problematiche nel conferimento dei rifiuti urbani o addirittura veri e propri abbandoni.

Tutto ciò con la finalità di sensibilizzare rispetto a questo problema ed al tempo stesso spronare gli amministratori pubblici e i gestori dei rifiuti urbani, affinché assumano decisioni per migliorare il servizio di raccolta, proprio partendo dalle criticità esistenti sui loro territori.

Anche l’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) di Arpat si trova spesso a gestire dal punto di vista dell’informazione questo argomento; alcuni cittadini ci contattano per avere informazioni su come gestire particolari tipologie di rifiuti che non sanno come smaltire mentre altri per segnalare situazioni di rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti stradali, differenziati e non, ma anche in aree boschive, campi e perfino in giardini e case private.

Negli ultimi tre anni, dal 2014 al 2016, abbiamo registrato un costante numero di contatti su questo tema, ogni anno superiore alle 200 richieste. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, sono pervenute 226 richieste di informazioni sull’argomento, mentre, nel primo trimestre dEL 2017, le richieste di informazioni sono 54.

Da qui l’esigenza di predisporre un opuscolo informativo della serie “Chi fa cosa in Toscana” per fornire le informazioni di base su cosa fare e a chi rivolgersi in caso di abbandono di rifiuti.

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